Nell'articolo in questione si esprime la valuta in dollari, riferendosi in particolar modo ai pensionati americani, ma immagino che sia un fenomeno già in atto anche in Europa e in Italia: qui, a quanto ne so, i pensionati che decidono di "emigrare" scelgono soprattutto le Canarie e, in misura minore, soprattutto per gli impavidi, Sharm el Sheik.
Comunque, per quanto ancora possa durare il mondo a sostenere questo sistema economico del cazzo, in cui - tanto per fare un esempio - un pensionato che prende sui mille euro mensili, se deve pagare l'affitto e le spese condominiali, vive, di fatto, al di sotto della soglia di povertà, quel che mi domando è perché lo Stato italiano non sfrutti a suo favore questa tendenza, soprattutto individuando delle zone del Belpaese dove sarebbe bello e possibile vivere ottimamente, da pensionati, penso a certe zone del sud, isole comprese, che potrebbero adottare una politica attrattiva nei confronti di questo genere di "clientela", ché quanto meglio sarebbe svernare a Ragusa che a Las Palmas.
2 commenti:
no alle canarie dove si mangia malissimo ovunque. no, a ragion veduta, a ragusa. ma altre zone di della sicilia potrebbe andare benissimo. salvo alcune controindicazioni, chiamiamo così. per non dire di napoli e della sua costa. ma non vorrei trovarmi a dover a che fare con qualche sceneggiato televisivo troppo realistico. meglio la sardegna? eh, potrebbe essere un'idea ma lì i costi d'avvio sono alti. e però, caro Luca, avrei un'altra proposta che potrebbe mettere d'accordo molti anche se non tutti. e quelli che non sarebbero d'accordo sono proprio i padroni del mondo. insomma non ci resta che guardare con speranzosa fiducia ai prossimi viaggi su marte.
p.s. ma tu credi davvero che una volta raggiunti i requisiti ti daranno pensione?
Più che non crederci, non ci penso più di tanto, consapevole che quelli della mia generazione, la pensione l'hanno vissuta (non avuta) da giovani, negli anni d'ottone della disoccupazione a carico della famiglia. :-/
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