«Se esci fuori da te stesso non puoi fare lo scrittore, poiché è l'ingrediente personale a metterti in moto, e se ti attacchi ancora all'ingrediente personale scomparirai su per il buco del tuo culo.»
Philip Roth, Lezioni di anatomia, (1983), Bompiani, Milano 1986 (traduzione di Pier Francesco Paolini).
Praticamente il blogger pratica una sorta di autocolonscopia quotidiana.
Non ci sono altre soluzioni che usarsi, distribuirsi a piccoli dosi nel quotidiano scorrimento, sciogliersi nello stesso fiume in cui non è possibile entrare due volte, meglio entrarci trecentosessantacinque moltiplicato per un numero che ancora non raggiunge la decina, (precisamente otto, proprio ieri, parlavo di celebrazioni a caso e vedi un po' non era un caso), comunque un numero di cospicui spargimenti del sé, ad usum taraxacum officinale.
Per festeggiare (in ritardo apposito, ma la cosa è assolutamente casuale) mi sono dato alla pazza gioia: quattro ore di wellness ricolme di saune, bagni turchi non erdoganiani (fanGul), vasche idro con e senza massaggio e dormitelle soavi su lettini morbidi. Ho goduto a sufficienza, una buona scorta. Tanto per non scomparire.
3 commenti:
tanti auguri.
grazie caro.
Ma quando tornerai ad appuntare la realtà in modo ricco e spietato?
"sto vivendo contenuti, e non posso produrne" (autocit.)
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