I grandi a Parigi.
I piccoli a Rozzano (diffidare delle cittadine con troppe zeta).
A parte questo, la Terra dovrebbe farci un dispetto: aumentare di un secondo la velocità di rotazione per ogni cazzata pubblica che i politici, gli economisti, i religiosi, i giornalisti e pubblicisti di vario genere a libro paga, sparano [*]. Trottolino amoroso e du du, da da da. Finalmente giramenti di testa, oltreché.
È risaputo: l'arte produce i suoi effetti quando resta a mezz'aria, sospesa, come una bestemmia che sta lì lì per uscire e poi buona educazione vuole che si vada a scuola per imparare l'educazione.
Secondo me, per tagliare la testa al mucco, bisognerebbe che a Natale tutte le scuole restassero aperte, per insegnare grammatica, matematica e astronomia.
Lasciate in pace il compleanno di Gesù.
Anche noi iscritti su Facebook, riflettiamo: potrà far piacere una o due volte ricevere gli auguri di buon compleanno da centinaia di amici e conoscenti, ma poi, alla terza, che rottura di palle. Auguri, tanti auguri... auguri un cazzo.
Sono, siamo nati. E finita lì, non ci dovrebbe essere alcun bisogno di ricordarlo tutti gli anni: meglio sarebbe ricordarselo tutti i giorni finché saremo in vita. Che senso avrebbe poi festeggiare il compleanno da morti?
Ma Gesù è risorto.
Ma era Pasqua. E non era più un bambino. Ma soprattutto: non mi risulta che nei Vangeli Gesù abbia mai soffiato alcuna candelina. Forse perché prevedeva che gliene sarebbero state accese troppe in futuro (anche in formato elettronico da 50 cent).
Sentiamo l'opinione di Dio.
[...]
Ha detto che finché la domenica sarà occupata da Scalfari lui non si pronuncia.
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[*] Escludo artatamente i blogger perché la loro non è un'opinione pubblica, bensì pubblicata, a gratis.
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