Carpe Fucking Diem. Published by Steidl. © Elina Brotherus |
Stasera non dovrei scrivere. Sono giorni in cui sarebbe meglio evitare di scrivere perché c'è il rischio concreto di fare discorsi da fine anno, bilanci compresi. Ma non mi do retta.
Sarà perché non mi va nemmeno di rileggere quello che ho scritto durante l'anno: una buona scusa per continuare a scrivere.
Se meditassi sui giorni passati, su quello che ho fatto, detto, scritto, scambiato, respirato, ingerito, espulso, assimilato subirei una sorta di blocco bloggeristico. Per questo scrivo: la scrittura è un ottimo lassativo. Regolarizza. Così piena di fermenti. Stimola. Sono anche dimagrito (sia detto a mio disdoro).
Forse. È importante sentirsi sfuggente, schivare la fissità, evitare con cura ogni tentativo di essere assurto (assurdo!) a punto di riferimento, a modello. I discepoli sono la peste del mondo. Codazzo fanatico, mimetico. Ma non c'è pericolo: qui si fa di tutto fuorché dire: “Seguitemi”. Anche l'ombra soffre la situazione e si sente incompresa.
Duemilaquindici è un addendo. L'altro è: 13,798 ± 0,037 miliardi di anni (recente calcolo dell'età dell'universo). Fate la somma.
Siamo vecchi, anche se siamo nati parecchio tempo dopo l'inizio, portiamo dentro di noi le tracce d'esso. C'è chi scorreggia, chi si fa esplodere, chi parla, chi scrive... Ogni giorno è parte della storia dell'universo, come la polvere.
2 commenti:
"Stasera non dovrei scrivere"....
Hai fatto bene a non darti ascolto.
va bene, mettila pure sul lassativo, basta che mantieni questo stimolo di scrivere ancora e ancora
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