Una storia d'amore. Forse.
Il
messo comunale era un giovane trentenne che non sapeva che pesci prendere, per
questo non amava pescare. Preferiva leggere, di solito camminando,
dieci passi a pagina, in sospensione, ripetendo un giro di frase ben
riuscito, un pensiero complesso eracliteo, un verso che riproduceva i variegati
colori delle foglie accartocciate in un angolo di
strada. Erano momenti particolari, difficilmente condivisibili con
altri che con se stesso, ma pazienza. Se per caso qualcuno disturbava
tali scorribande solitarie con un colpo di clacson o un vaffanculo
stronzo, anvedi dove metti i piedi, non se dava pena, perché faceva
parte del gioco costruirsi una personalità sociale, per un giovane
che non ne aveva una, bella definita, un giovane che non amava
pescare o bestemmiare con gli amici alle carte o al gioco di chi
ce l'aveva più grosso o lo aveva usato di più.
Un
giorno di probabile primavera ma forse autunno e chi si ricorda più,
il giovane decise d'un botto di mandarsi a mente tutti i Mottetti
montaliani, chissà per fare che, le seghe forse, ma pazienza. Nel
mentre provava e riprovava il
primo («Lo sai: debbo riperderti e non posso»)
ecco che s'imbatté, camminando, proprio in colei che l'aveva lasciato,
bella stronza, vestita chiara, sorridente e spingente una carrozzina
con un pargolo dentro bello paffutello. Ma tu guarda il caso. Come
stai, cosa fai, eccetera. La conversazione e la passeggiata
proseguirono benissimo: lungofiume, cipressi, platani, panchina,
giovani mamme a far giocare i figli alle giostre. Il pargolo dormiva
della grossa e lei sorrideva. Il giovane riandò ai momenti in cui
lei gli scrisse lettere che gelosamente conservava in camera e sulle
quali spendeva lacrime e altre liquidità. Le disse che, nonostante
tutto, l'amava ancora. Lei sospirò. Lui sostenne che se per un
attimo fossero stati soli soli, senza nessuno in giro, pargoli
nemmeno, beh, si sarebbero baciati. Lei lo guardò e non solo
convenne, ma aggiunse: «Di più». Venne sera e si salutarono.
L'indomani
il giovane posò i Mottetti e
andò al bar a bestemmiare con gli amici a briscola tressette e
scopa. Non si sa se perse o vinse. Ma pazienza.
1 commento:
Partenza col botto (senza forse :-))
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