martedì 8 novembre 2016

Junkerenzi

Lana caprina. Occupiamocene, date anche le temperature più rigide. Mi ci farò un maglione, al limite. Insomma, per Junker, l'Italia

«non può più dire, e se lo si vuole dire lo può fare, ma me ne frego, che le politiche di austerità sarebbero state continuate da questa Commissione come erano state messe in atto in precedenza».

Anche se non sono riuscito a trovare l'originale, non mi torna la traduzione: infatti, nella frase «e se lo si vuole dire lo può fare» la particella pronominale «si» non c'entra un cazzo, perché Junker si riferisce al potere del governo italiano di contraddire le dichiarazioni della Commissione europea, non certo anche a se stesso, come se anche lui (col “si” riflessivo) lo volesse dire che «le politiche di austerità» sono tal quali a quelle della precedente Commissione guidata dall'attuale consulente di Goldman Sachs, Barroso (il... rima a piacere); quindi la frase corretta dovrebbe essere: «e se [Renzi] lo vuole dire lo può fare».
Ecco che allora prende più senso il je m'en fous junkeriano (do per scontato che abbia usato il francese nella sopracitata dichiarazione), che, nonostante la levata di scudi della renziana Repubblica, non corrisponde affatto nei toni al fascistissimo me ne frego di mussoliniana memoria, in quanto il je m'en fous ha una valenza più ironica, sfumata, altezzosa, assolutamente non irrigidita e grottesca. Je m'en fous è uno sbuffo, appunto, una lieve pernacchia, antipatica quanto si vuole ma che non si pone come una sfida nei confronti dell'interlocutore che lo riceve, piuttosto come un'alzata di spalle, sconsolata. Il me ne frego, invece è un guanto lanciato in faccia all'interlocutore, non è un'alzata di spalle, ma una spallata, una spinta, un'aggressione verbale, quasi una minaccia. Non credo che Junker volesse minacciare chicche e renzi.

Ovvia, invece di un golf mi sono fatto una coperta. Di lana caprina, sai come sto caldo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente sentivo freschetto anch'io, ieri, tant'è vero che -questione di lana, nel mio caso, asinina- proprio come te mi sono chiesta il significato e dunque il valore autentico di quell'espressione, sospettandone a mia volta una traduzione maldestra. E ti dirò che non solo concordo con la tua interpretazione, ma mi sono spinta anche più in là, ad ipotizzare cioè che non fosse neanche un "je m'en fous", bensì un ancora meno ambiguo e più innocuo "je m'en fiche": non m'importa. Appunto.
siu

Anonimo ha detto...

http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-16-3617_en.htm

Luca Massaro ha detto...

Grazie del prezioso link.

Come immaginavo, il "me ne frego" è tratto dal francese.

«Il ne faut plus dire, enfin si on veut le dire, on peut le dire, mais je m'en fous en fait, on ne peut plus dire que les politiques d'austérité auraient été continuées sous cette Commission comme elles le furent mises en place auparavant.»

Non indovinato il "si", ma certamente la traduzione di Repubblica ne omette uno, in quanto «e se lo si vuole dire lo può fare» non è molto corretto. Io avrei tradotto «insomma se lo si vuol dire, lo si può dire».

Infine: Who is Luca? Not me, I suppose.