domenica 21 maggio 2017

Capito vi ho

Ho capito perfettamente quello che hai detto.
Davvero? E che cosa hai capito?
Un cazzo.
Anonimo



Dalla prof De Santis, ho letto una frase di Tullio De Mauro:
«Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite».
Per rispetto del destinatario, è ineccepibile che così sia. Da eccepire, casomai, ce l'avrebbe l'emittente che, legittimamente, può pronunciare e scrivere parole che non siano capite, che lascino spazio a dubbi, che siano passibili di diverse, molteplici interpretazioni. Per intendersi (oppure no): a volte, dire parole che non siano capite è una necessità, soprattutto per fingere, per deviare l'attenzione, per comunicare con chi ha orecchie per intendere e intenda lui e basta.

Mi sovvengono i politici della (cosiddetta) Prima Repubblica. 

Ascoltavi o leggevi, per esempio, i discorsi aggrovigliati di Aldo Moro, De Mita, o di Asor Rosa su Rinascita e occorreva il traduttore in differita di un, per esempio (ahi quanto mi manca) Sergio Saviane per dipanare la matassa.

Eppure c'era molta più soddisfazione - e comprensione - a leggere (o ascoltare)  tali incomprensibili articolesse, che ad ascoltare (o leggere) gli attuali pronunciamenti politici di tutto l'arco costituzionale, in particolare di quei politici che parlano rivolgendosi al volgo con un linguaggio piano, facebookiano, zeppo di stereotipi e frasette zuccherate che indiabetiscono il comprendonio.

Le parole di Renzi, di Di Maio, di Salvini e dell'animalista dell'ultim'ora, sono fatte apposta per essere capite, paradossalmente violando il diritto alla comprensione di chi legge o ascolta, proprio perché si capiscono e sarebbe molto meglio di no.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi resta che concordare pienamente !
Purtroppo ,temo, in questo caso , ahimè di essere stato chiaro !
Ma ,come si suol dire, è l'eccezione che conferma la regola !

un saluto

caino

Marino Voglio ha detto...

"Scorrendo l'indice del volume, anche i meno curiosi avranno voglia di leggere qualche assaggio, attratti..."

ad ogni buon conto non ho cliccato l'indice: mi bastano e avanzano le voglie che c'ho già, tantegrazzie.