Pancrazio Svelsi si era innamorato di Margolina perché era stata l'unica donna di Montescaltro ad avergli regalato un sorriso, uno solo, a lui, l'uomo dallo sguardo più misogino d'Europa. Pancrazio, infatti, dopo anni di psicofarmaci che tenevano a bada le sue inclinazioni (adolescente, aveva bastonato a sangue la madre e la sorella e dato un pugno a una vigilessa urbana, così, senza motivo, dato che lui non aveva neanche la patente), sentiva il bisogno di un interlocutore femminile nonostante la pessima abitudine di scaracchiare il suo grumo verdognolo, pieno di catrame del Monopolio di Stato, sul selciato, non appena una donna aveva la sventura di passargli accanto.
Da quando Pancrazio seppe che Margolina aveva dismesso l'attività professionale di addetta alle pompe vitali, egli manifestò senza remore il suo sentimento a Aldebrando, rabdomante e cercatore di tartufi con l'ausilio di un maiale di cinta senese dal fiuto straordinario. A lui s'era rivolto con la buonafede di chi spera in un vaticinio favorevole. Purtroppo per Pancrazio, Aldebrando, dopo aver decifrato la muffa della parete esterna, a bacìo, dei bagni comunali, disse che le speranze erano poche, che Margolina era gentile solo perché era una buonanima, molto ingenua e un po' puerile, la quale sorrideva più per riflesso spontaneo che per consapevole benevolenza e affezione nei confronti di chi casualmente aveva la ventura di incontrarla.
Contrariato, ma senza troppo farsi vincere dalla delusione, dato che era intimamente convinto che il sorriso che Margolina gli regalava era qualcosa di affatto speciale riservato a lui, Pancrazio iniziò il lavoro stagionale presso il forno di Montescaltro, esercizio che lo assumeva oramai da una decina d'anni, nel periodo estivo, dai primi di giugno a fine settembre, per permettere di fare le ferie al personale a tempo indeterminato.
Era un lavoro faticoso, otto ore al giorno, dalle 22 alle 6 per sei giorni a settimana; tuttavia, egli resisteva di buon grado perché in fondo erano soltanto quattro mesi e quanto guadagnava poi gli era sufficiente per il resto dell'anno, in modo da sussistere decorosamente senza dover chiedere i buoni della caritas.
Uno dei primi giorni in cui ebbe preso incarico accadde una cosa che lo sconvolse: Margolina fu portata d'urgenza al vicino ospedale di Pianzero e fu ricoverata in isolamento...
[continua lotta continua lotta continua lotta]
Nessun commento:
Posta un commento