Rientrano in questa categoria economisti, filantropi, umanitari, miglioratori della situazione delle classi lavoratrici, organizzatori di beneficenze, protettori degli animali, fondatori di società di temperanza e tutta una variopinta genia di oscuri riformatori. E in interi sistemi è stato elaborato questo socialismo borghese.
[...]
I
borghesi socialisti vogliono le condizioni di vita della società
moderna senza le lotte e i pericoli che necessariamente ne derivano.
Vogliono la società attuale sottrazion fatta degli elementi che la
rivoluzionano e la dissolvono. Vogliono la borghesia senza
proletariato. La borghesia si raffigura naturalmente il mondo ov'essa
domina come il migliore dei mondi. Il socialismo borghese elabora
questa consolante idea in un semi-sistema o anche in un sistema
intero. Quando invita il proletariato a mettere in atto i suoi
sistemi per entrare nella nuova Gerusalemme, il socialismo borghese
non fa in sostanza che pretendere dal proletariato che esso rimanga
fermo nella società attuale, ma rinunci alle odiose idee che di essa
s'è fatto.
Una
seconda forma di socialismo meno sistematica e più pratica cercava
di far passare alla classe operaia la voglia di qualsiasi movimento
rivoluzionario, argomentando che le potrebbe essere utile non l'uno o
l'altro cambiamento politico, ma soltanto un cambiamento delle
condizioni materiali della esistenza, cioè dei rapporti economici.
Ma questo socialismo non intende affatto, con il termine di
cambiamento delle condizioni materiali dell'esistenza, l'abolizione
dei rapporti borghesi di produzione, possibile solo in via
rivoluzionaria, ma miglioramenti amministrativi svolgentisi sul
terreno di quei rapporti di produzione, che dunque non cambiano nulla
al rapporto fra capitale e lavoro salariato, ma che, nel migliore dei
casi, diminuiscono le spese che la borghesia deve sostenere per il
suo dominio e semplificano il suo bilancio statale.
Il socialismo borghese giunge alla sua espressione adeguata solo quando diventa semplice figura retorica.
Libero commercio! nell'interesse della classe operaia; dazi protettivi! nell'interesse della classe operaia; carcere cellulare! nell'interesse della classe operaia. Questa è l'ultima parola, l'unica detta seriamente, del socialismo borghese.
Il
loro socialismo consiste appunto nell'affermazione che i borghesi sono borghesi
–
nell'interesse della classe operaia.»
Karl Marx, Friedrich Engels, Manifesto del Partito Comunista.
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Mi sembra sufficiente questo paragrafo per capire certe dinamiche. Aggiungerò soltanto qualche nota confusa.
La Svezia prevede di rimandare in Turchia ottantamila profughi.
I profughi prevedono che poi, dalla Turchia, proveranno a ritornare di nuovo in Europa, passando per la Grecia e per l'Italia, alcuni per rimanerci, altri su a scorrere, interminabile periplo di carni. Per pochi fortunati estratti a caso: campo profughi in loco offerto da organizzazioni umanitarie finanziate da stati e benefattori bisognosi di sgravare surplus argenteo. Molti a pregare, altri a figliare, alcune a prostituirsi, taluni terroristi.
Gli accordi con l'Iran: vedi l'Italia, la Francia: nell'interesse della classe operaia (saranno contenti alla Peugeot, all'Airbus, alla Finmeccanica e sarà contento l'Iran di vendere alla Total e all'Eni qualche milione di barili).
Proposta per la Svezia: imponga all'Ikea di aprire una quindicina di negozi tra Turchia, Siria, Kurdistan e Iraq giusto per consentire a ogni capofamiglia profugo di arredarsi a modino la propria tenda.
2 commenti:
il Manifesto, che è un pamphlet propagandistico e non un'opera scientifica di Marx e Engels, e ciò va sempre ricordato, fu scritto circa 170 anni or sono. mantiene intatta la sua originalità e freschezza.
quanto all'europa unita che dire? è un'europa economica, non un'europa sociale dei popoli. è dominata economicamente dalla germania, ma socialmente non potrà essere mai di più di ciò che essa è attualmente stante i rapporti economici vigenti. disunita anche economicamente, sarebbe peggio. siamo stretti in una tenaglia.
L'Europa? Quale? Quella di Molenbeek? dello Sverigstan? degli avamposti banlieue degli islamici?
Quella disegnata dalle castalie cattoliche, comuniste, massoniche, del Nuovo Mondo d'alemiano del tanto peggio tanto meglio?
I kompagni poi preferiscono sempre, come narra molto bene la storia, essere sottomessi o annienati, fagocitati dagli islamici, come affine al loro masosadismo antagonista a tutto, perfino ai propri valori. Il merdame restauratore islamico e' comunque meglio dei difetti dei difetti di quei capitalisti 'gnoranti subumani di autoctoni borghesi.
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