Oramai
non dovrebbe mancare molto e la maggioranza della popolazione
sarà composta da persone che avranno uno o più tatuaggi. Secondo me tale distinzione ha
raggiunto paradossalmente un livello che è quasi più imbarazzante
non avere un tatuaggio che averlo, perché essere senza sembra
l'ostentazione di una voluta e quanto mai sospetta nudità simbolica.
Il
tatuato, infatti, aggiunge al corpo una nuova forma di linguaggio:
sul suo corpo ci sono dei segni che lanciano messaggi, esoterici o
essoterici che siano, da massime sapienziali a semplici cazzate, che mostrano quanto la lingua parlata o scritta non basti più a esprimere quello che si vorrebbe dire.
Oggi,
alla Coop, reparto ortofrutta, mi sono imbattuto in una giovane
donna, tendenza dark lady, pelle chiara, elegante tailleur nero,
decolleté poco pronunciato, i capelli a chignon, sul collo scoperto
disegnata una raffinata chiave di violino. Mentre pensavo a chissà
quale melodia sarebbe uscita a passarci la lingua, lei è avanzata
qualche passo in avanti, zona fragole. La gonna, poco sopra le
ginocchia, consentiva una buona visuale delle gambe fasciate da calze
a rete - sicuramente auto reggenti - attraverso le quali, sui polpacci,
s'intravvedeva una doppia coppia di ciliegie tatuate, comprensive di
peduncoli e foglie.
Sul
momento avrei voluto domandarle quanto venivano al chilo e se,
eventualmente, potevo metterle sulla bilancia. Poi, frenata la voglia
e passato al reparto pescheria (in certi momenti, sento un
irrefrenabile desiderio di osservare il barattolone gigante
contenente acciughe sotto sale del Cantarbico), mi sono chiesto
chissà quale significato potesse avere tale simbologia frutticola.
Googolando
un po’ a caso ho letto che
«La
ciliegia
è
un frutto "del peccato" [perché]
contiene al suo interno simboli che rappresentano l'unione di due
persone [le
quali]
consumeranno la loro unione molto in fretta […].
La
dualità fa parte della ciliegia poiché ogni frutto è unito a un
altro, cosa che crea un triangolo indicante l'incontro tra due
persone, finché
entrambe ne avranno voglia; in più il [rosso è il] colore del sangue [,] quindi della vita e spesso legato alla lussuria non certo all'amore
duraturo.
Molti
riportano che la ciliegia
rappresenti
la castità e la purezza che vengono perse quando [sono] colte
dall'albero, come quando si perde la verginità, una sorta di perdita
che continuerà a perdersi a "lungo" [?] da parte della persona
che porta la ciliegia tatuata sul corpo [...]
Spesso,
essendo un frutto legato alla passione che brucia velocemente, la
persona
che [se
lo tatua]
non dà
una buona immagine [di
sé],
quindi
pensateci a farvi tatuare una coppia di ciliegie
[...]».
Sto
mangiando un'acciuga, lisca compresa.
_______
[?] La verginità intesa come «perdita che continuerà a perdersi a lungo» è notevole. Nemmeno il poro Alberoni.
1 commento:
Dallo stile sembrerebbero le gambe della fidanzata entreneuse moldava di uno slottatore mannitologo, ma pensando a come si son messe le cose negli ultimi vent'anni è più probabile fossero quelle dell'assessora alla cultura del comune di Vannoinrivoli sul Danno.
Con affetto
Luigi.
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