C'è
solo un modo per dire addio alla vita: morire. Ma quando indugiò per
un'ultima volta allo specchio per salutarsi, Federico dette un pugno
alla faccia, cioè allo specchio e la vita gli restò addosso,
nonostante avesse previsto il contrario. Eppure era tutto pronto, il
bagno pieno del vapore della vasca colma d'acqua calda, una lametta
nuova di acciaio giapponese, Ok, Computer a
palla nelle cuffie, i ricordi che si susseguivano sulla retina in
sequenza confusa, i volti delle persone care e delle persone stronze,
tutto. Era tutto pronto, sì, tranne il movente. Non aveva alcuna
ragione concreta per morire, non certo il divorzio ormai passato in
giudicato, non certo l'essere al momento disoccupato e sotto sfratto,
non l'avere i genitori anziani e bisognosi di cure e assistenza.
Uccidersi per fatica e per miseria non vale proprio la pena, si
disse, considerato che fatica
e miseria uccidono da sole. In
realtà, Federico voleva morire perché non sopportava più di vivere
in quella perenne condizione di non sapere mai esattamente che cosa
volere – e non soltanto perché doveva necessariamente tenere a
bada molti desideri che non
poteva esaudire.
Lui non aveva ancora capito che cosa ci stesse a fare nel mondo, ecco
tutto. E nemmeno i figli, che
da un anno non gli parlavano, gli sembravano rappresentare un motivo
sufficiente. Negli ultimi tempi, gli capitava spesso di chiedere ai
genitori anziani, ma ancora
lucidi, se ricordavano perché
lo avessero messo al mondo, se fu concepito
volutamente oppure casualmente,
e che cosa pensarono quando nacque,
se furono soddisfatti di com'era oppure no. La madre gli disse
sottovoce che suo padre avrebbe preferito una bambina,
il padre le disse ma che dici
volevo proprio lui. Federico concluse che non avrebbe mai saputo da
loro quello che voleva, ma non aveva importanza, in fondo tutti i
nati prima o poi si assumono da
soli la responsabilità di
esserlo.
Fu
questo senso di responsabilità, forse,
a trattenerlo. E mentre ricordava agli altri convenuti il momento in
cui dispose la lametta nel rasoio di sicurezza e si fece la barba,
tranquillo, Federico disse a tutti che era lì per quello, per
evitare di ricadere nella trappola del niente che indebitamente ci si
autoinfligge, nonostante a volte se ne abbiano tutte le ragioni.
2 commenti:
"in fondo tutti i nati prima o poi si assumono da soli la responsabilità di esserlo."
ah, dici...?
bene; aspetterò, allora.
A volte, per credere alla vita, bisogna fare finta di credere che era "necessario" ci fossimo anche noi, nel nostro piccolo.
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