via The Guardian |
Prima che scatti l'ora del silenzio elettorale, che non rispetterò, due o tre cose ancora.
Qualunque sarà l'esito, queste elezioni otterranno soltanto un chiaro risultato: il sistema di produzione capitalistico continuerà ad arricchire pochi sfruttando il lavoro (e il non lavoro) dei molti. In estrema sintesi: continueranno a esistere i padroni e i servitori - schema sul quale si basa anche la moderna società, la quale si declina in varie modalità democratiche, dalla gradevolezza e civiltà dei modelli “scandinavi”, fino ad arrivare al brigantaggio cialtrone del modello italiano.
Andrò tuttavia a votare e voterò Partito Democratico: un po' di sinistra ancora la contiene, anche se poca poca - e ogni tanto, questo, si può rammentarglielo: vale a dire, dei grandi partiti, il Pd è l'unico al quale posso rinfacciare la coscienza di classe - inutilmente - l'unico partito con il quale incazzarsi e tentare un dialogo.
Infatti, come pretendere di discutere con Berlusconi, con Monti, con Grillo?
8 commenti:
Quindi stai dicendo che c'è un motivo per cui votare il PD. Beato te.
Farò uguale, e alla fine sarà come ho sempre fatto.
Io stavolta ero ormai convinto di andar lì, rifiutare la scheda e farlo mettere a verbale.
E invece no, anche stavolta, maremmampestata, mi tocca votare..
Contro, come sempre, ma mi tocca.
Per una specie di irrazionale senso del dovere.
Per dire "Eh no! Questi qui proprio no!"
E l'unico modo per dire no a qualcuno, alle elezioni, è dire sì a qualcun'altro.
E un sì è un sì, mica puoi scrivere sulla scheda i tuoi distinguo...
E' questo che mi fa girare parecchio le palle quando ci penso, perchè io di distinguo ce n'ho così tanti che per tracciare quell'X so già che dovrò chiudere gli occhi, trattenere il fiato e vergarla veloce veloce su quella scheda...
Sperando di non sbagliare mira.. :)
Siete dei votodipendenti. Pensate che votare sia un dovere, peggio, avete l'illusione che sposti qualcosina, che si sa, è meglio di niente.
Il voto è una malattia ormai, come l'alcolismo. Altro che diritto.
@ Francès.
2° motivo: nonostante non lo abbia votato alle primarie (Puppato, Renzi), a me Bersani sta simpatico e vederlo presidente del consiglio mi farebbe piacere.
@ Fahre
Sì: inutile nasconderlo, per me Berlusconi è un problema antropologico talmente forte che qualsiasi mezzo abbia per dirgli che mi fa schifo lo utilizzo.
@ Massimo
Non è un dovere per me votare.
Per riassumere: voto perché
1) c'è Berlusconi e devo votare contro.
2) per una volta, forse, il pd potrà essere maggioranza parlamentare e, nel caso, formare un governo - diciamo socialdemocratico? diciamolo, per vedere l'effetto che fa.
3) ciò nonostante, come spero ogni tanto riesca a farlo trasparire, mi sento vicino al pensiero marxista espresso mirabilmente da Olympe de Gouges. Ma la contraddizione del mio voto è risolta (in me) dal fatto che la mia è una decisione che non mira in alcun modo a convincere altri a seguire il mio esempio.
Luca, anch'io voterò PD. Però ho la netta impressione che il Partito Democratico non si distingua poi così tanto dagli altri partiti.
Se poi penso che il futuro del PD è (anche) Renzi... mi fermo che potrei cambiare idea e non votarlo!
Posta un commento