Don't get any big ideas
They're not gonna happen
You paint yourself white
And fill up with noise
There'll be something missing
And now that you found it
It's gone
Now that you feel it
You don't
You've gone off the rails
She stands stark naked
And she beckons you to bed
Don't go, you'll only want
To come back again
So don't get any big ideas
They're not gonna happen
You'll go to Hell
For what your
Dirty mind is thinking
And now that you found it
It's gone
Now that you feel it
You don't
It's gone forever
«Nella
produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in
rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in
rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado di
sviluppo delle loro forze produttive materiali. L'insieme di questi
rapporti di produzione costituisce la struttura economica della
società, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura
giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate
della coscienza sociale. Il modo di produzione della vita materiale
condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale
della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro
essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la
loro coscienza. A un dato punto del loro sviluppo, le forze
produttive materiali della società entrano in contraddizione con i
rapporti di produzione esistenti, cioè con i rapporti di proprietà
(che ne sono soltanto l'espressione giuridica) dentro i quali tali
forze per l'innanzi s'erano mosse. Questi rapporti, da forme di
sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. E
allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale. Con il cambiamento
della base economica si sconvolge più o meno rapidamente tutta la
gigantesca sovrastruttura. Quando si studiano simili sconvolgimenti,
è indispensabile distinguere sempre fra lo sconvolgimento materiale
delle condizioni economiche della produzione, che può essere
constatato con la precisione delle scienze naturali, e le forme
giuridiche, politiche, religiose, artistiche o filosofiche, ossia le
forme ideologiche che permettono agli uomini di concepire questo
conflitto e di combatterlo. Come non si può giudicare un uomo
dall'idea che egli ha di se stesso, così non si può giudicare una
simile epoca di sconvolgimento dalla coscienza che essa ha di se
stessa; occorre invece spiegare questa coscienza con le
contraddizioni della vita materiale, con il conflitto esistente fra
le forze produttive della società e i rapporti di produzione. Una
formazione sociale non perisce finché
non si siano sviluppate tutte le forze produttive a cui può dare
corso; nuovi e superiori rapporti di produzione non subentrano mai,
prima che siano maturate in seno alla vecchia società le condizioni
materiali della loro esistenza. Ecco perché
l'umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere,
perché,
a considerare le cose dappresso, si trova sempre che il problema
sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione
esistono già o almeno sono in formazione. A grandi linee, i modi di
produzione asiatico, antico, feudale e borghese moderno possono
essere designati
come epoche che marcano il progresso della formazione economica della
società. I rapporti di produzione borghese sono l'ultima forma
antagonistica del processo di produzione sociale; antagonistica non
nel senso di un antagonismo individuale, ma di un antagonismo che
sorga dalle condizioni di vita sociali degli individui. Ma le forze
produttive che si sviluppano nel seno della società borghese creano
in pari tempo le condizioni materiali per la soluzione di questo
antagonismo. Con questa formazione sociale si chiude dunque la
preistoria della società umana.» Karl Marx, Per la critica dell'economia politica, 1859
Nessun commento:
Posta un commento