domenica 18 gennaio 2015

Vengo dopo il piddì


«Mah» [detto scuotendo la testa e trattenendo per qualche secondo fra le labbra la ‘m’ in modo che poi legandosi alla ‘a’ produca un suono grave e sconsolato].
Serra dice che non si sognerebbe mai di andar a votare alle primarie del centrodestra perché «è intrusivo e sleale andare a decidere cose d'altri in casa d'altri».
Obiezione vostro disonore: intrusivo sarebbe se l'ospite non fosse invitato o se gli fosse precluso l'accesso. Se la casa piddina organizza un party in cui per partecipare bastano due euro e la carta di identità o il permesso di soggiorno, coloro che vi si recano con questi requisiti non commettono alcuna sleale intrusione.
Gli esempi che adduce Serra per confortare la sua tesi non sono affatto pertinenti. Infatti il regolamento delle primarie del Partito Democratico non prevede possano partecipare solo gli iscritti al PD, o solo i dirigenti del PD, o solo i simpatizzanti del PD.
Se non ricordo male, alle ultime primarie piddine in cui votai (la Puppato al primo turno e Renzi al secondo... e  poi vinse Bersani, do you remember? Si ricordano sempre gli addii definitivi), oltre alle due euro e al documento (o tessera elettorale), mi fecero firmare un foglio d'intento in cui si chiedeva di riconoscermi nello spirito e nel programma del partito (ma non mi si costringeva a far giurin giurello sul votarli alle elezioni). Dunque, se le modalità non sono cambiate, veramente non arrivo a comprendere le ragioni del contendere. Persino quelle di Cofferati, dacché un partito che nutre l'ambizione di rappresentare le diverse istanze moderate del Paese (aspettate che ora vado in bagno, mi metto due dita in gola e poi concludo la frase) non deve rifiutare a priori la partecipazione alla scelta dei propri candidati anche da presunti elettori di centrodestra. 

Per ritornare a Serra: come può lamentarsi un votatore come lui che in varie occasioni ha dichiarato di partecipare a qualsivoglia tipo di elezioni, comprese le riunioni di condominio?

Concludiamo in leggerezza sulle problematiche della Sinistra italiana alla luce dell'invito che Nichi Vendola rivolge all'ex segretario generale della CGIL.


«Adesso Sergio venga con noi» che «insieme rifaremo un nuovo soggetto». 
Niente, vorrei soltanto avvisare Cofferati ché dopo il soggetto, di solito, viene la copula.

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

me lo diceva sempre mamma mia: "e studiala, 'sta cazzo di analisiloggica; vedrai che prima o poi ti servirà anche a farti una risatina".

giovanni ha detto...

Mi pare tutta una gran cazzata, il fatto che la sorgente sia Serra rafforza la mia convinzione. Parte dall'assunto che uno non possa cambiare idea di voto, cosa che avviene nelle altre democrazie. Serra è di sinistra come io della Lazio, come me non contempla la possibilità di tifare per altra squadra. Costui è una riconosciuta autorità a sinistra, spero nella base.