Il dato più interessante delle elezioni regionali è il preso.
L'astensionismo è il primo partito indefinito d'Italia. Ci fosse nell'elenco, gli destinerei il 2 per mille della mia Irpef. A proposito: stamani ho telefonato all'Agenzia dell'entrate di zona per sapere come posso esprimere la scelta per l'8, il 5 e il 2 per mille avendo io un semplice Cud. Mi ha detto di richiamare tra qualche giorno, ché non hanno ancora ricevuto istruzioni dal Ministero.
Giglioli confessa di aver goduto. De gustibus, quindi niente da dire. Io una volta mi sono masturbato davanti a una mammola (quelle gocce non sono mie). Eppure, sarò presuntuoso, mi sembrano più sensate certe debolezze da fauno, che quelle di uno che sbava per la sconfitta della Paita e, allo stesso tempo, davanti alla vittoria di Toti. Toti: uno che se ad Alfano mancava il quid a costui manca il quomodo e il quare.
Quel che non comprendo per intero è l'esultanza dei vincitori, quali che siano. Capisco la gioia per la conquista del montepremi. Nondimeno, in tutta onestà, dati i chiar di luna delle ristrettezze economiche, mi sfugge come possano i vincitori esser contenti per il lavoro amministrativo che li attende. In tutta onestà, mi sfugge. In mezza onestà, mi sfugge meno.
Avrei preferito votare per le ragioni, ci sarebbe stata più soddisfazione a perdere.
2 commenti:
Io come Giglioli. In questo momento era importante dare uno stop al presuntuoso fuffaro.
devo dirti, caro Luca, che questo finora è il migliore commento alle elezioni che ho letto.
tutti gli altri commenti, compresi i miei, sono solo minestra riscaldata.
ora vado a leggere Gilioli che m'ispira, se non altro, tenerezza.
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