Intermezzo
« “Una delle caratteristiche più notevoli dell'animo umano, – scrive Lotze, – è, fra tanto egoismo nei particolari, la generale mancanza di invidia del presente verso il proprio futuro”. La riflessione porta a concludere che l'idea di felicità che possiamo coltivare è tutta tinta del tempo a cui ci ha assegnato, una volta per tutte, il corso della nostra vita. Una gioia che potrebbe suscitare la nostra invidia, è solo nell'aria che abbiamo respirato, fra persone a cui avremmo potuto rivolgerci, con donne che avrebbero potuto farci dono di sé. Nell'idea di felicità, in altre parole, vibra indissolubilmente l'idea di redenzione. Lo stesso vale per la rappresentazione del passato, che è il compito della storia. Il passato reca seco un indice temporale che lo rimanda alla redenzione. C'è un'intesa segreta fra le generazioni passate e la nostra. Noi siamo stati attesi sulla terra. A noi, come ad ogni generazione che ci ha preceduto, è stata data in dote una debole forza messianica, su cui il passato ha un diritto. Questa esigenza non si lascia soddisfare facilmente. Il materialista storico lo sa. »
Walter
Benjamin, Angelus Novus, “Tesi
di filosofia della storia”, n. 3, Edizione Einaudi.
2 commenti:
forse non vero ma bello
Ma sa anche che "il tempo" inteso come storia, macina inesorabilmente illusioni e possibilità di redenzioni nel presente.
Ogni tanto qualche generazione è chiamata a risponderne.
Non so se è stata una fortuna per la Nostra "non esserne stati dei "chiamati".
Diciamo che per il momento l'abbiamo "sfangata".
caino
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