È fisiologico vi sia un calo nelle prestazioni scritturali. A volte, la pagina bianca - simbolo per eccellenza del pensiero fermo - fa lo stesso effetto mirabile delle superfici di colore di Rothko: le guardi, ci affondi lo sguardo e, manco fossero tette, le pagine bianche rizzano il pensiero. Sporcarle è una conseguenza, un venire alla luce, un seminare sparso di idee confuse, una su mille ce la fa, come disse il Tozzi, quello con gli occhi chiusi.
E lo spazio bianco senza prospettiva inizia a riempirsi di parole e prospettiva, finché l'opera si compie.
2 commenti:
Questo post è vera lirica. Complimenti
Grazie mille.
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