S. Paolo, Seconda Lettera ai Corinzi, capitolo 5
Crisi poetica. Crisi maieutica. Crisi digitale. Ho telefonato a Dio.
Pronto, Dio?
Sì.
La tua caparra ce l'ho anch'io?
Sì.
Potrei restituirla?
No. Fa parte del pacchetto base geni/memi.
Posso consumarla?
Ne hai già consumata un bel po'.
Significa che, quando il mio corpo sarà disfatto, avrò una casetta piccola piccola?
Una cassetta.
Nei cieli?
Dipende dai posteri, come ti spargono, se da una finestra o una scarpata, per esempio.
Il destino dei soffioni a noi non è concesso?
Scrivi.
Dove mi poso, mi poso?
Attecchisci.
E una volta attecchito?
Rivestiti del tuo corpo terrestre, a condizione di ritrovarti nudo, non vestito.
Non capisco più un cazzo.
Quanti siete nel tuo corpo?
Quanti sono nel mio corpo? Non ti seguo.
Followami.
Signore aiutami a discredere, come disse Stephen Dedalus.
Sei già screditato.
Ma volevo chiederti soltanto un po' di ispirazione.
Basta respiri.
Ho capito, Master of Sex: mi hai accaparrato.
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