giovedì 8 giugno 2017

Lo Stato del Catarro


Il Catarro è un piccolo stato ubicato tra il Tropico dello Sputo e quello dello Scaracchio. 

Terra arida e purtuttavia florida di anemoni fallaci che spuntano spontanei nelle crepe dell'asfalto che spesso si liquefa ai bordi della carreggiata allorquando le temperature esterne toccano i 65° C., il Catarro è la sola nazione al mondo guidata da un insultanato. L'Insultano, infatti, è la guida assoluta del Paese: uomo improbo e disonesto, amministra il popolo con spregiudicatezza e pusillanimità, riservandosi una consistente parte del pil locale, compreso lo ius primae noctis unisex, per tastare i polso e i genitali alle susseguenti generazioni di sudditi.

L'Insultano veste bizzarramente con una sorta di trapunta quattrostagioni, frescolana cashmir, trapunta di fiori e spini di rosa canina, tutta un pari, dalla testa ai piedi, che lascia scoperta soltanto la testadicazzo, dalla cui bocca emette, una volta al mese, il suo sputo sacro sulla popolazione stupefatta che, speranzosa, si mette in fila per riceverlo per le note proprietà taumaturgiche.

L'insultano vive in una parmareggia dalle mura difensive a forma di grattugia che la rendono pressoché impenetrabile da eventuali attacchi di improbabili nemici.
All'interno della parmareggia vi sono tutti i dicasteri, compreso il ministro del più grande spettacolo dopo il big bang, più uno stadio di ok su prato (un gioco in cui, i sudditi, a faccia sorridente, si stendono sull'erba sintetica con smile di ordinanza in attesa di essere colpiti dalle mazze di hockey che gli insultini eredi al trono sono autorizzati a colpire per giubilo dell'Insultano che va in brodo di giuggiole a vedere che sono figli di cotanto padre), più un circuito di Formula Un in onore dell'Indeterminato.

Ultimamente, l'insultanato del Catarro è al centro di una crisi internazionale, in quanto accusato, dagli stessi suoi storici alleati, di finanziare il terrorismo a vocazione suicida di estremisti ispirati dal catarrismo, (movimento religioso che trae linfa da tutte le vacuità espettorate in nome della fede). 

Tuttavia, il capofila di coloro che cercavano un caprone espiatorio per non arrivare a martellarsi sulle palle da soli, ha telefonato all'Insultano per rassicurarlo che si tratta soltanto di una messinscena per deviare l'attenzione dai maggiori responsabili del carnaio in corso d'opera in vicino oriente e, pure, in misura minore, in alcune metropoli occidentali. L'Insultano ha fatto cattivo viso a buon gioco: è sceso nelle sue scuderie e ha portato di persona un po' di fieno ai settecento cavalli di ogni testarossa.

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