venerdì 16 giugno 2017

Iva soli

«C'est triste des gens qui se couchent, on voit bien qu'ils se foutent que les choses aillent comme elles veulent, on voit bien qu'ils ne cerchent pas à comprendre eux le pourquoi qu'on est là. Ça leur est bien égal. Ils dorment n'importe comment, c'est des gonflés, des huîtres, des pas susceptibles, Américains ou non. Ils ont toujours la conscience tranquille». 
Louis-Ferdinand Céline, Voyage au bout de la nuit


Più o meno è vero: abbiamo la coscienza tranquilla, da brave ostriche.  La sera, la notte arrivano e che vuoi fare? Vuoi metterti a litigare con te stesso sullo Ius soli? Non posso. Fossi lussemburghese, forse. Mi batterei con vigore affinché altri non lo diventino. Ma italiano, suvvia, lo sia chiunque: che c'è di prezioso in sé nell'esserlo? Il parlarlo e lo scriverlo, forse. Altro? Ad esempio: pagare la tassa di circolazione dell'auto, della caldaia e dei pannelli solari alla Regione di appartenenza?

Per risolvere la questione: io darei la cittadinanza onoraria a tutti coloro che la richiedono, indistintamente. Con l'Iva al 22%.

4 commenti:

ReAnto ha detto...

...ed io come te ..ahahah ciao , Antonio

Marino Voglio ha detto...

non hai torto. apparte questo, vafancoeul.

fulvio ha detto...

Nonostante i politici,(i Leghisti sono i peggiori)che comunque abbiamo eletto noi,l'Italia mi piace,è il più bel paese del mondo e chi vuole essere cittadino italiano deve meritarlo,il diritto di nascita vale solo per la Monarchia,se regna.
Non siamo in svendita.
Ciao, fulvio

Luca Massaro ha detto...

Con «deve meritarlo», Fulvio, intendi quei figli di genitori non italiani che nascono in Italia? Perché questo è il punto: noi che siamo figli di genitori italiani (almeno uno), l'abbiamo meritata come la cittadinanza?