«In alcune scuole delle banlieue è stato difficile far rispettare il minuto di silenzio decretato giovedì in segno di dolore e di omaggio per gli eroi di Charlie.“Se lo sono andati a cercare”, hanno replicato molti studenti musulmani»[*] francesi ai loro professori che domandavano opinioni alla scolaresca. Ma anche molti cattolici, o ebrei, o laici (anche nostrani) o chiunque altro abbia pensato e pensi così - ecco, io non vorrei, fortemente non vorrei mai essere uno di loro, un merdasecca come loro, non so se ce la farò, per ora ho avuto la fortuna di non averlo mai pensato, ma se cambiassi sciaguratamente idea, vi prego, iscrivetemi al club delle merdesecche d'ufficio.
Anche Ambrosoli, Dalla Chiesa, Impastato, Falcone, Borsellino (e tutti i martiri uccisi dalla mafia) se la sono andata a cercare; eziandio Savonarola, Bruno, Vanini (e altri, lista lunga) se l'andarono a cercare; altresì tutti i martiri di tutte le guerre di liberazione contro la tirannia di qualsiasi risma se la sono andata e se la vanno a cercare, la morte.
E invece no, proprio il contrario: proprio chi cerca la vita giusta e la vita bella non cerca la morte, i brutti assassini vigliacchi fanatici deficienti spietati la cercano, perché si sentono vivi soltanto nell'attimo, per loro glorioso, ma immensamente merdoso, della loro morte e della morte altrui, la morte di quelli che, secondo il loro credo, sarebbero di volta in volta, infedeli, infami, eretici, sovversivi.
Chi difende la vita, e prende per il culo chi cerca la morte, non cerca la morte, brutte merdesecche indottrinate che pensate che Charb, Cabu, Wolinski, Tignous cercassero la morte - ma temo che se anche i vostri professori ve l'hanno spiegato, voi vi rifiutate di capire. Fine della pedagogia.
12 commenti:
Da noi sono più formali, rispettano l'etichetta, una giornata. Poi riparte la guerra santa dei manichei cazzari della sinistra italiana. Il problema è la destra xenofoba e questi "sono dei poveri cristi vittime dell'ingiustizia economica"(piu o memo testuale da Merlo). Si è riusciti a trasformare le vittime in responsabili. Tutto ciò parte da lontano dall'uscita delle vignette danesi, leggere a tal proposito le dichiarazioni del tempo di Vauro e ElleKappa, lasciammo la difesa della libertà di espressione nelle mani di Borghezio, porcamadonna. Quando la destra più retriva avrà la maggioranza, grazie ad una sinistra vergognosamente complice di assassini, dopotutto male non sarà per le merde nostrane. Del resto i fascisti non sono antioccidentali e antisemiti come i sinistri e i musulmani?
La penso come te: ribellarsi all'ingiustizia sociale ed economica sotto la bandiera del fondamentalismo islamico (o di altro fondamentalismo religioso anche se, al momento, solo l'islam ha questa presa sulle popolazioni) è votarsi a una peggiore ingiustizia e i giustificazionisti della sinistra nostrana (e forse non solo nostrana) che non l'hanno ancora capito sono i Chamberlain della nostra epoca.
ma certo che se lo sono andati a cercare. io la penso così e non mi sento affatto una merdasecca.
la penso così anche di me stesso, d'altra parte: tutte le volte che salgo su una bicicletta o superiore mi sto andando a cercare una frattura di clavicola o superiore. ma mica smetto.
sèlavì ("non capisco il francese" - mel brooks)
che altra forma poteva prendere, in una società arretrata, la ribellione quella che si produsse nel nord europa nel 1500 se non quella religiosa? e poi quale tipo di argomentazioni aspettarsi da degli adolescenti che vivono nelle periferie e dunque in quelle situazioni sociali e famigliari?
@ Marì, nun credo tu lo sia, mio carissimo Houdini de noantri.
Vero, cara Olympe, non c'è da aspettarsi alcuna argomentazione del pecorismo giovanile; mi sorprende e preoccupa, tuttavia, la clamorosa involuzione nella scelta dei pastori dai quali si lasciano incantare.
Massì se la so' voluta! Pure quei quattro nell'iper kosher: potevano annà all'eurospin.
Sono sgomento.
Se gli eroi di Charlie avessero disegnato le loro vignette in Siria, in Iraq, in Iran [mi fermo qui, la lista dei paesi musulmani dove non c'è libertà di espressione sarebbe troppo lunga] allora si potrebbe dire "se lo sono andati a cercare".
Un discorso a parte per i 4 ostaggi del negozio kosher, vittime solo in quanto ebrei. Loro certo non prevedevano di rischiare la propria vita solo per andare a fare la spesa dello shabbat.
In un certo senso è vero che se la son cercata. Questo ovviamente non cambia la natura delle cose.
Non so però fino a che punto sia valido il paragone con Imposimato o Giordano Bruno o altri che lottarono contro le dittature.
Qui si tratta di criminalità internazionale, sia pure terroristica, sia pure religiosa e fanatica, ma criminalità. Non credo allo scontro di civiltà. Credo che finché siamo in tempo questa follia possiamo risparmiarcela.
Quello che mi fa specie sono i cosiddetti intellettuali in sciarpa e pancetta che da svariati pulpiti televisivi gracchiano (l'ultimo è Eco) di guerra. Mi fanno paura.
Questa è gente che vuole menare le mani con le mani degli altri, perché si annoia.
Mi fanno schifo quanto i terroristi.
@ Massimo.
Non credo sia solo criminalità: c'è ben altro. I criminali difficilmente mettono in conto di farsi uccidere per la gloria nell'aldilà.
Capisco e approvo tuttavia la tua ripulsa verso i "nostri" intellettuali. Per limare un po' la comune amarezza, consiglio per questo la seguente lettura
http://www.leparoleelecose.it/?p=17394 in cui mi sembra che Zizek dica cose sensate
Certamente ce la andiamo a cercare con il masochismo del sostenere, dell'apologizzare l'innesto forzato di milioni di persone con una cultura assolutamente incompatibili per valori con quella dell'organismo ospite (peraltro sofisticato con il falso ideologico dell'accoglienza).
Su scala europea avverrà ciò che è avvenuto in Palestina, la violenza senza limite di una invasione violenta, egemonica (sionista) nelle case, nei campi, sulle fonti d'acqua, sugli ulivi di chi ci viveva in quella terra in precedenza.
Sì ritorna al masochismo di cui parlava Emmanuel Carrère, al fanatismo sì global, al fondamentalismo panmixista.
Ho letto l'articolo di Zizek che citavi e penso che rifletta in buona parte quello che cerco molto più confusamente di dire da quando è successo il fatto di Parigi.
Siamo uniti in una cosa sola. La degenerazione del sistema capitalista (cosiddetta civiltà occidentale) riflette la degenerazione dell'islam. Non c'è una senza l'altra.
Detto questo, ci aspettano tempi interessanti (per quelli come Eco e compagnia bella (e meno bella).
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