Pochi minuti fa ho visto uno scorcio del tg di Mentana, nel momento in cui ha mandato in onda il servizio sulla «frase estrema» che Lucia Annunziata ha detto ieri nella trasmissione di Santoro. A fine servizio, Mentana ha commentato, più o meno, che in fondo l'Annunziata voleva soltanto difendere il diritto di ognuno di poter esprimere la propria opinione e che, se si tira in ballo lo sterminio, non è che tutte le volte ci si debba scandalizzare, e che certe categorie (gli omosessuali) si “dovrebbero laicizzare” - e io, in quel preciso momento, mi sono sentito crescere di botto la saliva in bocca e sono dovuto correre in bagno per sputare; avessi avuto il vecchio schermo con il vetro avrei sputato, ma non volevo mescolare altri liquidi ai cristalli per colpa di quel beccafico di Mentana che, secondo me, ha detto - di rinterzo - una cazzata più estrema dell'Annunziata stessa.
Possibile che una consumata giornalista professionista come l'Annunziata non sappia controllare il proprio eloquio? Vorrei vedere, se davvero qualcuno dicesse che «gli omosessuali vanno mandati nei campi di sterminio», chi s'ergerebbe a difesa della libertà d'espressione. Forse lo stesso che mi autorizzerebbe, dipoi, a sputarle in un occhio, levandole prima gli occhiali, esimio Mentana.
8 commenti:
Secondo me si sta esagerando, si dicono e scrivono ogni giorno cose piuttosto pesanti su altre categorie e si invoca il diritto alla satira, alla critica. La mia impressione è che abbia fatto un esempio volutamente esagerato.
Può essere. Tuttavia credo che poteva scegliere un esempio meno macabro e orrendo, sempre "scandaloso", e - forse, con Celentano - più in tema, tipo: «preti e suore dovrebbero scoparsi vicendevolmente e senza anticoncezionali».
Ecco appunto a quello pensavo. Ogni giorno si attacca la chiesa con argomenti che non sono tali come l'accusa di pedofilia generalizzata. Credo converrai che non tutti i sacerdoti siano pedofili, io credo che lo siano in minoranza. Cosa credi accadrebbe se questi, quelli che adempiono seriamente al loro ministero, pretendessero scuse? Ho idea che si invocherebbe la libertà d'opinione.
Parlano per parlare, per autocompiacimento, e perché hanno un microfono e una rete per amplificare qualunque boutade gli passi per la testa. Fanno a chi le spara più grosse, e intascano comunque stipendi scandalosi.
È misero esibizionismo. Un po' come noi bloggers, che però le spariamo gratis ;-)
Ciao Luca
Ho visto dal vivo l'"infelice" uscita dell'Annunziata, invece mi sono perso il tg di Mentana, causa polenta e baccalà.
Dico "infelice" perché è tipico di chi non affronta le questioni ordinarie trincerarsi dietro paroloni di denuncia ad effetto.
L'Annunziata, non solo dovrebbe (da tecnica della comunicazione) saper calibrare tono e volume dei suoi esempi di dubbio gusto, dovrebbe piuttosto fare esempi più pacati "Io pretendo il diritto di poter dire che sebbene lavoro in Rai, reputo certi palinsesti furto di denaro pubblico, e non voglio preservare la Rai soltanto per non perdere il mio posto di lavoro". (purtroppo mi sono trovato d'accordo con Belpietro).
Oggigiorno, purtroppo, non occorre attendere "coraggiosi" tempi di quando potremo auspicare i campi di sterminio per i gay o la castrazione chimica per i preti che non scopano. No. Oggigiorno sarebbe già tanto se si avesse il coraggio di fare dichiarazioni di ordinaria intelligenza e assunzione di responsabilità. Sono ben altre le autocensure che la gente si impone, spacciandosi poi per coraggiosi andando a ipotizzare totale libertà di parola altrui. Il cattivo gusto e l'idiozia dovrebbero cadere grazie all'autocensura; non vanno confusi con il coraggio di dire ciò che si pensa.
In quanto a Mentana, beh, altro tecnico della comunicazione che evidentemente confonde la libertà d'espressione con il qualunquismo intellettuale. Davvero strano come gli intelletti si facciano coraggiosi quando si tratta di difendere prese di posizioni dementi. Vorrei vederli spavaldi su faccende ben più reali.
Come disse un altro ardito intelletto... lo proporremo per il ruolo di Capò, nei ridanciani campi di concentramento omofobi.
;)
ps: se ti può consolare, la porzione di baccalà in questo ignoto localino rivelatosi schifosamente fashion, era mediocre e pusillanime, sopra semolino liquido da pappetta geriatrica, spacciata per polenta servita col mestolo da zuppa.
Cristo d'un dio!
Mi sono trattenuto dal dirlo al proprietario, più per rispetto del mio senso del gusto, che per il suo cattivo gusto.
I vostri commenti, miei cari, danno lustro al mio post scritto di getto. Vi ringrazio di cuore.
caro K. mi spiace davvero per la polenta: è probabile abbiano però usato quel mais keniota di cui ieri Bill Gates parlava nella sua intervista a Repubblica.
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