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La missione dell'uomo sulla terra è ricordare... Perché
ridemmo così sgangheratamente quando gli uscì di bocca questa
frase? Fu l'aria che aveva quando la pronunciò, la bocca mezza piena
e la forchetta sospesa a mezz'aria come un lunghissimo indice? Era
troppo sentenziosa per quella tranquilla giornata di pioggia, per
quel sordido, insignificante ristorante ai margini del tredicesimo
arrondissement?
Ricordare,
dimenticare, decidere quale dei due. Non abbiamo scelta, ricordiamo
tutto. Ma dimenticare per ricordare meglio, ah! Passare da una città
all'altra, da una donna all'altra, da un sogno all'altro, senza
curarsi né di ricordare né di dimenticare, ma sempre ricordando,
eppure non ricordando di ricordare […]
A
volte mi basta toccare il guanciale perché riaffiorino le scene più
incantevoli. Si formano dietro la retina come ragnatele. Dalla
cantina al solaio sono tutto una tela scintillante d'incanto visivo.
Chiudendo gli occhi, mi lascio strangolare da autentici festoni di
ricordi. Li porto già perché siano rimessi a posto dal tirannico psicopompo chiamato Metamorfosi […] »
Henry
Miller, Ricordati di ricordare, (1947),
Einaudi, Torino 1965 (traduzione di Vincenzo Mantovani).
Una
volta, diciamo all'inizio, quando cominciai per la prima volta a riflettere sui
vissuti, pensavo anch'io che ricordare fosse uno dei compiti
principali del vivere. Poi, gradualmente, ho cambiato idea, non tanto
sul ricordare quanto sulla missione. Una parola che non
mi piace. Mi sa tanto di religioso e di militare, due attività umane
che ingabbiano i vissuti nei perimetri della fede.
Ricordare non è dunque una missione, né un compito. È una vana lotta contro il secondo principio della termodinamica. Tipo respirare. Finché esiste aria per farlo, si ricorda. Ho cambiato verbo apposta perché i vissuti si inspirano e i ricordi si espirano. Anidride carbonica, c'est tout. Si potrebbe metaforicamente proseguire con la fotosintesi, ma non è il caso, no, ora che è autunno.
Ricordare non è dunque una missione, né un compito. È una vana lotta contro il secondo principio della termodinamica. Tipo respirare. Finché esiste aria per farlo, si ricorda. Ho cambiato verbo apposta perché i vissuti si inspirano e i ricordi si espirano. Anidride carbonica, c'est tout. Si potrebbe metaforicamente proseguire con la fotosintesi, ma non è il caso, no, ora che è autunno.
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