Dino Valls, Nuditas, 2010 (particolare)* |
O
cara luna...
Infesto
alle malvage menti,
A
me sempre benigno il tuo cospetto
Sarà
per queste piagge, ove non altro
Che
lieti colli e spaziosi campi
M'apri
alla vista.
Giacomo
Leopardi, Vita
solitaria, 91-95
È bello la sera
uscire dopo che ha spiovuto, guardare il cielo terso con le ritrovate
stelle – e respirare. A me piace molto la solitudine controllata,
quella di chi sta solo sapendo di non esserlo, per girare intorno al
mio io con una continua autoriflessione, non sempre proficua, non
sempre mantenuta sulle ali di pensieri nobili.
A volte mi
concentro sui rivoli di vita che si sono seccati subito, dopo che
sono usciti dall'alveo della consuetudine, e faccio loro riprendere il
cammino, grazie alla fantasia, come fossero torrenti che si ribellano
al padre e mantengono una vita propria sino alla foce.
Scrivere,
pressoché quotidianamente, anche poche righe, soprattutto poche
righe, mi dà l'impressione di tenermi,
di accompagnarmi nel tempo, di sapermi presente,
una mano sulla spalla, che mi puntella per non cadere giù. Giù
dove? Probabilmente nell'insoddisfazione risentita di chi non ha
trovato modo per spremere il proprio brufolo di vita e va a rompere
le palle altrui, oppure dentro le segrete del silenzio
e della depressione.
Boh.
Dovrei dar retta
al sonno post-prandiale, anziché star qui a occhi semichiusi in
attesa di una frase giusta che mi consenta di concludere questo post
inutile.
*Invito a guardare la Galeria di Dino Valls.
2 commenti:
La Bellezza non è mai inutile.
Giacomino ogni tanto fa proprio bene al cuore e alla mente, sì.
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