E
sicché lo Stato italiano ha giocato in borsa e ha perso miliardi di
euro...
«Il Sole 24 ore cerca di ricostruire con fatica come sono avvenuti quegli sciagurati acquisti, dagli anni Novanta in poi, in particolare per quanto riguarda i titoli che lo Stato ha acquistato da Morgan Stanley, e giunge alla conclusione che chi li ha comprati ha sbagliato clamorosamente previsioni e decisioni, a fronte di contratti che pure palesavano tutto il loro pericolo: "Le banche avevano esperti abituati a strutturare e valutare derivati molto complessi, mentre il Tesoro era alle prime armi", insomma chi comprava non ci capiva una mazza.»
C'è
giustamente da scandalizzarsi, come fa Giglioli.
C'è sicuramente la necessità d'individuare i colpevoli e
perseguirli. Il problema, sembra, è che ad acquistare tali titoli
per lo Stato non sia stato nessuno.
Neanche i referenti ultimi, ossia i vari ministri del Tesoro che si
sono succeduti negli scorsi anni, pare abbiano colpa. Oh, a me non
importerebbe: volete la mia parte populista? I vari Ciampi, Draghi,
Siniscalco, Amato, Tremonti (Padoa Schioppa è morto), siano
condannati a vivere con 800€ al mese con 400€ di affitto mensili
sul groppone per almeno un lustro, così stanno attenti a non buttare
(o far buttare) nel cesso soldi pubblici. È sufficiente
come rivalsa?
Nondimeno,
per assurdo a questo punto, ammettiamo che quel tipo di investimento
pubblico “anonimo” avesse dato i suoi frutti, che insomma ci
fossero stati dei guadagni e, detto questo, facciamo due domande: la
prima: se tali investimenti avessero portato buoni frutti, ci
sarebbero state delle attribuzioni di merito? Conseguentemente, ecco
la seconda: se lo Stato, e quindi le casse pubbliche, avessero
guadagnato miliardi mediante tali meccanismi borsistici, ci saremmo
congratulati coi responsabili, anonimi o no, di tali operazioni? In
breve: Il Sole 24 Ore avrebbe comunque fatto
un'inchiesta e Giglioli, anziché indignarsi, avrebbe intonato
l'osanna dello Stato bravo speculatore?
2 commenti:
...mi sembra di capire - dal tono generale - che anche tu, come gilioli, non questioni la buonafede di cotanti buoni padri di famiglia nonché della Patria.
...mi sento un po' solo.
no, no, mi sono Espresso male, e me ne dolgo. Io questiono eccome la buonafede dei buonafemmina. Volevo solo far intendere sottotraccia che più di loro è il meccanismo economico che porta a fare certi intrallazzi ch'è ben più nefasto degli zimbelli che d'esso si fanno paladini.
P.S.
Per davvero li farei campare con 400€ effettivi un quinquennio per far capire loro qualcosa di economia.
Posta un commento