mercoledì 29 aprile 2015

Infantilismi


«Dalla riflessione sulla radicale diversità delle condizioni in cui si poneva il problema della rivoluzione in Occidente, Lenin seppe ricavare anche la lucida consapevolezza [...] della diversità del passaggio dal capitalismo al socialismo in Russia e in Europa [...]. Sui possibili caratteri della costruzione socialista, della società socialista in un paese come l'Italia, e sul modo di “preparare” la rivoluzione nelle condizioni di un paese capitalistico sviluppato, ed anche sul modo di “cominciarla” [...] avrebbero lavorato a lungo Gramsci e Togliatti [*]. Né il lavoro si può considerare terminato, se è vero che i nuovi sviluppi dell'economia, della società civile e dello Stato in un paese come il nostro richiedono ulteriori verifiche ed adeguamenti. Ma quel che è certo è che si è trattato di una ricerca e di una elaborazione, che dalla constatazione della profonda diversità di condizioni storiche e politiche tra l'esperienza rivoluzionaria della Russia ed il processo della rivoluzione in Europa, non hanno tratto motivo per ripiegare sulle posizioni della socialdemocrazia, per idoleggiare la democrazia borghese e identificarsi con essa, ma sono partite per svolgersi in modo originale fino all'individuazione di nuove vie di sviluppo conseguente della democrazia e di trasformazione in senso socialista della società e dello Stato».

Giorgio Napolitano, op. cit., Roma, 1969
____________
[*] Anche Renzi? 

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

le nuove vie di sviluppo conseguente della democrazia e di trasformazione in senso socialista della società e dello Stato ora sappiamo bene quali siano state nella mente e nell'agire concreto del gruppo dirigente del Pci (non prendiamo in considerazioni la monnezza venuta dopo), dapprima incapace di smarcarsi dallo stalinismo e poi finito dritto nelle braccia della Nato e degli Usa