Ho comprato l'ultimo romanzo di Antonio Moresco, Gli increati, Mondadori 2015.
Ho letto i primi tre capitoli della prima parte, Proemio dei morti, incorrendo in frequenti palpazioni testicolari (si consiglia la lettura in mutande).
Date le milletredici pagine stampate su carta di scarso pregio (riciclata?), il volume si presenta di notevoli dimensioni, ma è stranamente “leggero”, un mattone forato, per intendersi. Tenendo il dorso (o costa) sul palmo di una mano, con il pollice dell'altra a sventagliare le pagine, fa l'effetto di materia montata a neve, tipo l'albume.
Inoltre: il Palatino usato da Mondadori è piattino, le virgole, le virgolette e gli apostrofi sono delle caccoline secche che cozzano con la rotondità delle lettere; a mio parere, un carattere con poco carattere che stona con la prosa (aggettivo da aggiungere dipoi) di Moresco.
Infine: dopo un rapido piegamento per scannerizzare le pagine su esposte, la copertina s'è issata.
1 commento:
cioè famme capi': hai comprato un LIBRO... (ossignur)
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