Mettersi
nei panni altrui non è sempre cosa opportuna, anche perché si corre
il rischio, a volte, che tali panni puzzino di sudore,
quindi meglio tenere i propri, cambiarsi di frequente, fare
lavatrici, asciugare, pagare una signora dal culo e dalle tette
stabili che poi te li stira e li ripiega e via, ricominciare a
sporcarli.
Quindi
non so quanto opportuno sia mettersi nei panni di un americano medio, di un americano
stile il me italiano, brontolone a sufficienza, molto critico nei
confronti del potere costituito, avvilito da qualsivoglia tipo di
retorica sussunta, specialmente quella rappresentata dalla mano sul
petto quando intonano l'inno nazionale. La mano sul petto. Della
signora che stira. Alzabandiera.
Ma lasciamoci prendere all'ipotesi testè considerata. Io americano per una
volta, facciamo finta, di classe media, facciamo molta finta, di quei
tipi che hanno casa grande col giardino e la macchina pick-up, la moglie col
cappello, l'amante in ufficio, i figli uno drogato, una pornostar e
quello piccolo al collage a studiare algoritmi utili a ingrassare i
capitali dei pensionati in Florida. Eccomi qui, ho appena cenato, uno
stinco di porco con patate fritte intinte nel ketchup biologico, una
birra, un rutto e mezzo sonno proveniente dai bassi fondi di una
giornata presumibilmente faticosa. Ecco il divano, ecco la tv.
Ecco
che arriva 'sto tipo ridente, un budello governativo
semialcolizzato dalle guance rubizze che mi racconta che la nostra
patria è l'Impero e che per rimanere tale occorre fare porcate nelle
varie parti del mondo; e poi, in aggiunta, mi fa anche una
lezioncina rapida di storia delle nazioni – ma lui sta parlando a
me? Le losche trame messe in atto dallo Stato di cui ho cittadinanza
sono rivolte alla mia abituale digestione? Per essere quello che
sono, per vivere dove vivo, occorre proprio che il Potere che mi
rappresenta sia composto da pezzi di merda affama popoli, seminatori
di scandalo e di scisma, rottinculo di tal fatta che concorrono ridenti a mantenere
la condizione umana in una sorta di stasi antievolutiva riempita di
volontà di potenza, discordia, rovina e violenza perpetua?
Fammi
cambiare canale. Fammi vedere il discorso del presidente, il mio
presidente, così saggio ed elegante, un presidente democratico di
gran classe, fammi sentire se il comico che ha chiamato per
esprimere, alle sue spalle, quello che il presidente vorrebbe dire e
non può è della stessa levatura del buzzone che dice veramente
quello che il presidente sa e che non può dire.
Avevo premesso dell'inopportunità di mettersi nei panni altrui. Facevo meglio a darmi retta. Mi arrabbiavo meno. Puzzavo meno, soprattutto.
4 commenti:
> un budello governativo semialcolizzato
Guarda che quelli sono tutto fuorché alcolizzati.
Attenzione a ridicolizzare i nemici.
Sono tutt'altro che beoni.
Mi sono permesso di divulgare il documentario anche da me, citandoti.
Grazie.
Eh sì, hai ragione: mi sono lasciato prendere la mano dalle guance rubizze.
> la nostra patria è l'Impero e che per rimanere tale occorre fare porcate nelle varie parti del mondo
Ecco un'altro documento interessante
http://www.cbsnews.com/videos/morell-we-need-to-make-iran-russia-pay-a-price-in-syria/
Sostanzialmente gli USA hanno fomentato la guerra civile nata dal collasso ecologico e lo hanno fatto per vendetta per ciò che gli iraniani – e, di conseguenza anche i loro alleati – fecero in Iraq.
Poi i "profughi" tunisini, algerini, senegalesi, pachistani, marocchini, boliviani, siriani, cinesi, bengalesi, egiziani...
Quindi collegare con questo (Soros, Clinton, No Borders e altri). Prego.
http://www.garretgalland.com/passing-parade/how-george-soros-singlehandedly-created-the-european-refugee-crisisand-why/
Grazie degli aggiornamenti. E pensare che non mi ricordo neanche di cosa trattava il secondo video rimosso da YouTube.
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