Ansaldo: Ma lei non ha l'impressione che oggi per lo Stato ci sia il rischio di rinchiudersi nel Palazzo, finendo per estraniarsi dalle esigenze dei cittadini?
BAGNASCO: Questa crisi non è semplicemente politica, ma culturale, anzi spirituale. Occorre ricostruire l'ethos profondo del popolo che è la "spina dorsale" senza la quale lo Stato non sta in piedi. L'anima della nostra gente, che nasce dal Vangelo, è stata "terremotata" dal relativismo e dal consumismo.
Questa crisi non è semplicemente politica, ma culturale, anzi spirituale...
Crisi, krisis, Krino, separo, decido... taglio netto, sono io che comando, lo spirito è mio, nostro, non vi appartiene, noi siamo i soli autorizzati a poterlo trattare, a poterne parlare. Lo spirito non soffia più, si è insufflato tutto dentro le nostre stanze segrete, dentro i nostri sotterranei, per questo solo noi siamo in grado di «ricostruire l'ethos profondo del popolo che è la “spina dorsale” senza la quale lo Stato non sta in piedi». Lo Stato senza spirito religioso non sta in piedi, levatevelo dalla testa, lavatevelo dalla faccia, sparisca lo spirito, che non soffia più dove vuole e non potete sentirne la voce, la voce noi l'abbiamo tacciata di insignificanza, di follia. Venite gente, nostra gente, vi possediamo, nascete mica dal Vangelo, dato che noi siamo i sepolcri imbiancati sui quali il Vangelo si regge, si legge, non vorrete mica leggere e reggere il Vangelo da soli, non potete, non siete autorizzati, la parola di Dio è la nostra parola... e infatti la vostra anima (non la nostra) è stata “terremotata” dal relativismo e dal consumismo. Noi non siano stati terremotati, siamo rimasti in piedi. E chi ci butta giù?, le hai viste le colonne di San Pietro, Dan Brown e i Maya a noi ci fanno una pipa, noi siamo lo schiaffo della storia, finché resistiamo daremo voce al Vangelo in modo che esso non divenga qualcosa di troppo rivoluzionario per le menti bambine degli umani che ancora non sanno mica capire, mica possono farlo sennò si sarebbero tutti già ri-volati contro le Potenze e i Principati. Noi siamo gli unici in grado di depotenziare il Vangelo, in grado di devitalizzarlo, di attenuarne la forza centrifuga. Noi siamo incrollabili, assoluti (contrari di relativi), noi non siamo divorati dal demone del consumismo dato che noi consumiano le vite, le menti degli altri. Attaccati al potere e alla forza, facciamo credere che siamo i più prossimi alla debolezza e alla povertà. I poveri sono il nostro combustibile. E considerando la quantità di poveri sparsa per il mondo, noi e le altre agenzie private di Dio in terra, siamo a posto riguardo a riserve energetiche, per i prossimi secoli a venire. La mente ha ancora troppo bisogno di farsi condizionare da ciò che non esiste per sopportare ciò che esiste e fa male.
3 commenti:
Ma perchè tu e Luigi continuate a farvi male leggendo queste cose?
Un abbraccio
Forse perché niente (o quasi niente) sia taciuto dell'enormità di certe affermazioni. Forse, chissà...
Ahinoi!
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