sabato 6 agosto 2011

La colpa morì vergine

Oramai è tardi e a il Giornale avranno già pronta la prima pagina di domani.
Ma non voglio lasciarmi sfuggire l'occasione di evidenziare come, in quella di oggi sopra riportata, vengano additati al pubblico ludibrio del parco lettori, i - secondo loro - veri responsabili della «Voragine del debito pubblico».
Insomma, come in fondo lo stesso Berlusconi ha accennato ieri sera in conferenza stampa, «Colpa loro se siamo ridotti così». Loro chi?
Arnaldo Forlani, Giovanni Spadolini, Bettino Craxi, Amintore Fanfani, Giovanni Goria, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti, Giuliano Amato, ovverosia colpa di tutti i governi italiani presieduti dai suddetti presidenti del consiglio dei ministri, per un periodo che va dal 1980 al 1993¹. Tredici anni fatali per il debito pubblico italiano, quindi. Già.
Ora, lasciando da parte il fatto che, forse², nei suoi all'incirca dieci anni di governo, anche Berlusconi non credo che abbia contribuito a diminuirlo il debito, anzi che no; quello che qui va fatto presente ai coriacei paladini berlusconiani, è che, così dicendo, essi si danno la zappa sui piedi, dato che chi diamine li avrà votati mai quei (a confronto col vostro amore) galantuomini, se non coloro tra di voi che avevano, già all'epoca, l'età per votare? Erano o non erano quei governi che voi additate, espressione del cosiddetto "popolo dei moderati"? Berlusconi stesso per chi votava? Per il Pci poi Pds? Per i Radicali? Per l'Msi? Per Democrazia Proletaria di Capanna? Per i Verdi?
Nella vostra fottuta smania di trovare capri espiatori degni di deviare l'attenzione dal caprone maggiormente responsabile del disastro italico, mi sembrate tanto dei piccoli tafazzi inconsapevoli, che cercano di bastonare l'aria e si centrano le palle.

¹Hanno invertito Craxi con Fanfani, ma non importa qui.
²Basta fare un ricerchina, ma io ora non ho voglia.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

caro Luca, purtroppo è così

tuttavia ciò non toglie che non si sia fatto molto per abbassare il rapporto debito/pil e negli ultimi tre anni ha ripreso a crescere anche in termini assoluti, ma la scusa è la crisi

fatto è che il gettito fiscale è insufficiente a coprire le spese. posto che chi paga già paga troppo resta che c'è chi non paga o paga poco, quindi l'enorme voragine degli sprechi

altro fatto: senza l'aumento del debito pubblico negli anni ottanta come sarebbe finita la famosa crisi degli anni settanta? la spesa pubblica non è servta solo per rubare
ciao

Olympe de Gouges ha detto...

da questo sito puoi scaricare un ottimo lavoro in pdf con tabelle sull'argonmneto:

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/qef_31

Simone ha detto...

@ Olympe

tutto giusto....peccato solo che la crisi degli anni 70 e´stato un fatto globale e ci sono Paesi che l´hanno superata senza creare disavanzi mostruosi e strutturali come il nostro...c´e' pure un Paese , la Germania, che oltre la crisi degli anni 70 si e´accollato la ristrutturazione industriale dell'´Est negli anni 90

Il punto corretto e´che i numeri sono numeri e c´e´poco da farci ma le scelte politiche possono essere ben diverse. Ovvio che negli anni 80 la spesa pubblica serviva ma se per esempio uno spende in opere pubbliche ma quelle sono scadenti e inutili sono soldi buttati allo stesso modo mandare in pensione i dipendenti pubblici con meno di 16 di lavoro ecc ecc