Chissà dove qualcuno viaggia a rotta di collo verso di te,
a velocità incredibile, viaggiando giorno e notte,
per tormente e calura desertica, attraverso torrenti, per passi angusti.
Ma saprà dove trovarti,
riconoscerti nel vederti,
darti la cosa che ha per te?
Qui non cresce quasi niente,
eppure i granai scoppiano di farina
i sacchi di farina arrivano agli architravi.
I corsi d'acqua scorrono con dolcezza, ingrassano i pesci;
gli uccelli oscurano il cielo. Può bastare
che la ciotola di latte sia messa fuori la sera,
che noi a volte lo pensiamo,
a volte e sempre, con sentimenti contrastanti?
John Ashbery, At North Farm, in Un mondo che non può essere migliore, Luca Sossella, Roma 2008, traduzione di Damiano Abeni con Moira Egan,
Somewhere someone is traveling furiously toward you,
At incredible speed, traveling day and night,
Through blizzards and desert heat, across torrents, through narrow passes.
But will he know where to find you,
Recognize you when he sees you,
Give you the thing he has for you?
Hardly anything grows here,
Yet the granaries are bursting with meal,
The sacks of meal piled to the rafters.
The streams run with sweetness, fattening fish;
Birds darken the sky. Is it enough
That the dish of milk is set out at night,
That we think of him sometimes,
Sometimes and always, with mixed feelings?
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