Solo per dire che
stasera la connessione internet via adsl non mi funziona. Uso la
chiavetta usb che dove abito va solo a una tacca, quindi potete
immaginare. Volevo solo condividere un disagio, una subitanea crisi
di astinenza, uno smarrimento. Non potere accedere alla rete come una
forma di sottile tortura. Mi rendo conto che internet fa parte
della mia vita come mai avrei potuto immaginare, come mai avrei
pensato potesse accadere. Ma è accaduto e indietro non voglio
tornare, anche perché, per me, vivere una parte consistente di vita
qui dentro – sembrerà sconvolgente ma è così – è come una
ricchezza, un godimento, una gratificazione intellettuale e
d'essere profonda, giacché vivere qui è una
specie di moltiplicazione del mio stesso vivere. Ed è per questo che
non potervi accedere diventa come una privazione d'essere. Per me la
vita internettiana è un continuo andare sui banchi di una universale
università dove, oltre ad ascoltare, ogni tanto, ogni tanto spesso,
alzo la mano e dico la mia e mi sento bene nel dirla; e se non
potessi fare questo sentirei, come sento ora, una tremenda voglia di
uscire, di andare nelle piazze, nelle strade, sotto portici o in
chissà dove, solo che se vado fuori, quasi sicuramente, non
“esporrei” i miei pensieri come faccio qui, li terrei trattenuti,
ovvero non consentirei al mio pensare l'azione, ma la difesa, perché
fuori è difficile prendere un proprio simile e dirgli così
d'acchito come la si pensa, si rischia di essere invadenti,
inopportuni, piccoli folli in cerca di applausi. Mentre qui uno
lascia la propria testimonianza senza preoccupazione, solo una
controllatina ortografica, la ricerca di qualche riferimento e
appiglio culturale e poi via, si digita il tasto pubblica, e
si lancia il proprio s.o.s. Se si è sufficientemente onesti, ovvero se
non si è proprio dei figli di puttana strutturali, è probabile che
prima o poi qualcuno venga a soccorrerti. A me è capitato, a me
càpita. Sento braccia intorno a raccogliere quella piccola porzione
d'essere che si fa chiamare un tal Lucas.
12 commenti:
Dal titolo avevo pensato a.. invece una piacevole sorpresa.
Grazie
Per Lui avrei usato il titolo di mezzatacca, chiaramente
:-)
Rimanendo terra terra, se ho tutte le tacche ma va lento lo stesso, significa che ho problemi di chiave o di sim ?
Un pochino mi spaventa, sta cosa.
C' è il rischio di delegare allo strumento,di renderlo palliativo ed alter ego,di proiettarsi stabilmente nel sogno, in un procedimento che, fosse pure inconsciamente,deresponsabilizza.
Personalmente scrivo per non implodere, ma mille volte preferirei dialogare, corrispondere, interloquire direttamente. Ma io -chi mi conosce lo sa e me lo rimarca-, ho forse "disfunzioni" nelle esigenze comunicative e grandi velleità di sbriciolare barriere: battaglie sempre perse.
Massari e messeri, menocchi e pervinche, dame e cavalieri, un omaggio a tutti voi. ;)
(che a metà del commento, come mio solito, mi son detto: sta venendo di una lunghezza spudorata; facciamone un post va'!)
@ Balquis De Cesare
Credo di sì, o forse hai una chiavetta vecchiotta con bassa velocità. E poi conta molto il tipo di connessione che essa aggancia se gprs (lenta) o umts (veloce). Almeno credo.
@ Morena
è vero ciò che dici, Morena, ma io non riesco molto a differenziarmi da quel che sono qui, non delego cioè, magari fuori "trattengo", ma questo è un altro discorso. Forse perché fuori ci sono di mezzo i corpi?
@ K.
felice di aver dato il là a un tuo spassoso post
E se fosse l'evoluzione del carteggio, del diario, del libello?
captcha: coarediv. Anagramma: vedi caro :)
@ Astime,
sì lo penso, ne ho una vaga idea e pretesa.
Bello è far sì che tutto, o quasi tutto, diventi subito pubblico, visibile.
Per i captcha: vorrei poterti dire, mia cara, che sono io a inventarli
;-)
Diverso è il piano della comunicazione, il mezzo, il fine... e diverso è il registro che adattiamo e al quale ci adattiamo. Siamo maghi in questo e rientra nello stato delle cose sentirsi più liberi di esprimersi sul web che de visu... ma siamo sempre noi sia quando ci esponiamo aprendo il nostro cuore con un post che quando a una festa ce ne restiamo in un angolo a sorseggiare il nostro vino e appena fuori dalle discussioni. Ci sarà comunque qualcuno in grado di leggerci nel cuore, anche se non parliamo.
Benvenuto Hombre. Bello quello che scrivi. Grazie.
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