Ho trovato questa poesia qui. È del poeta americano Dana Gioia. Mai sentito prima (perdonate l'ignoranza). Ho provato a tradurre veloce, a tradire, qualcosa che mi sembra essere bello.
Do
not expect that if your book falls open
to
a certain page, that any phrase
you
read will make a difference today,
or
that the voices you might overhear
when
the wind moves through the yellow-green
and
golden tent of autumn, speak to you.
Things
ripen or go dry. Light plays on the
dark
surface of the lake. Each afternoon
your
shadow walks beside you on the wall,
and
the days stay long and heavy underneath
the
distant rumor of the harvest. One
more
summer gone,
and
one way or another you survive,
dull
or regretful, never learning that
nothing
is hidden in the obvious
changes
of the world, that even the dim
reflection
of the sun on tall, dry grass
is
more than you will ever understand.
And only briefly then
you
touch, you see, you press against
the surface of
impenetrable things |
Se
il tuo libro si apre a una certa pagina,
non
aspettarti che ogni frase
che leggi faccia la differenza oggi, o che le voci che puoi udire quando il vento soffia dentro il giallo-verde e la tenda d'oro dell'autunno, parlino con te. Le cose maturano o si prosciugano.
La
luce gioca sulla superficie
scura
del lago. Ogni pomeriggiola tua ombra ti cammina accanto al muro, «e i giorni sono tristi e grevi sotto il vago vocio delle messi»*. Un'altra estate è andata, e in un modo o nell'altro sopravvivi, opaco o pentito, e non comprendi che nulla è nascosto negli evidenti cambiamenti del mondo, che anche il debole riflesso del sole sull'erba alta e secca è qualcosa che non potrai più capire. E solo per breve tempo che poi tocchi, vedi, stringi a te la superficie impenetrabile delle cose. |
Invito chi vuole a proporre una versione della medesima. Intanto ringrazio Kees Popinga per l'aiuto al verso tra virgolette (e lo prego di fare una versione migliore, oh quanto migliore, della mia).
3 commenti:
ciao
non so come sono finita sul tuo blog.
però ci sono.
ho letto la poesia - anche io ignoro chi sia l'autore- molto bella :)
e te lo scrivo solo perchè ho visto che nessuno aveva commentato e non vorrei che pensassi che nessuno apprezza :)
piacere, Diacla, che tu sia "finita" in questa piccola maglia della rete ch'è il mio blog. Spero di "trattenerti", nel senso di "catturare" la tua attenzione con altri post.
Ti ringrazio del pensiero che apprezzo molto.
Buona serata.
Ciao!!!
L'autore di questa poesia si chiama Dana Gioia e sono inciampata nel tuo bel blog proprio cercando una versione di questa bellissima poesia che troverai quihttp://www.beyondthefieldsweknow.org/2011/09/thursday-poem-do-not-expect.html
nella sua versione originale
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