sabato 14 giugno 2014

Italia Un


Erano le otto ed ero davanti alla tv. Su SkyTG24 apertura sulla partita dell'Italia, quindi cambio ché della Nazionale (e del calcio tutto) non m'importa niente, niente, niente. Premo avanti sul telecomando, ecco il Tg1, un servizio sul centrodestra, stupefacente. In particolare il minuto pieno (un'eternità per un telegiornale delle 20) dedicato a Italia Unica, il movimento politico fondato da Corrado Passera. Cioè, al Tg1 è passato in scaletta prima Passera che Buffon, segno di un'encomiabile professionalità telegiornalistica. 
#iosiamo, l'hastag di Italia Unica. Che serietà, che postmodernità, che profondità culturale e politica, che radicamento territoriale, che presa popolare, non vedo l'ora di andare a votare Italia Unica, il nuovo movimento e/o partito che riempie il vuoto politico lasciato da Giovanni Toti. Sono così tentato di aderire a Italia Unica nella speranza di diventare uno dei tanti Unici eroi superni che rappresentano le varie sfaccettature marron della penisola. Che belli i primi 100: ho contato più avvocati e commercialisti là dentro che metalmeccanici alla Fiat. Che uomini, che donne, che impronta, che vigore, che piglio. Una vera e propria classe dirigente pronta per guidare il Paese per farlo diventare quello che già è: un Paese di merda. Un Paese di cui il mondo ha fame. Povero mondo, povera fame.

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