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Ragazza, ragazza pazza improvvisa la tua musica
la tua poesia, danzando sulla spiaggia.
La tua anima divisa da te stessa
si arrampica, e cade, e non sai dove,
forse nascondendosi in un bastimento a vapore.
Ragazza, con una rotula rotta, mi dici
cose talmente nobili e belle
che mi sento un eroe
sia a perderle che a ritrovarle.
Poco importa quale disastro si produce
te ferita, la tua musica ferita, distrutta:
le tue piaghe saranno il tuo trionfo
tutte le tue frecce faranno centro
e canterai con dolcezza:
«Oh, mare affamato, quanta fame di mare ho».
Versione liberissima e infedelissima del sottoscritto.
3 commenti:
Ti invito al viaggio
In quel paese che ti assomiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
Hanno per il mio spirito l'incanto
Dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto è ordine e bellezza,
Calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
Di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
Arrivati da ogni confine
Per soddisfare i tuoi desideri.
I tuoi desideri.
Grazie per questo «Invito al viaggio».
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