Stamani ho portato la macchina a fare l'esame di revisione periodica; fatti tutti i controlli del caso sulla sicurezza e sull'inquinamento, il controllore ha rilevato che tutto era nella norma e ha, quindi, apposto un timbro sul libretto di circolazione che consente alla mia automobile di circolare per due anni, fino alla prossima revisione.
Pensavo: non potrebbe esistere qualcosa del genere per "revisionare" la consistenza civile e democratica di ogni cittadino appartenente alla Repubblica? Ogni tot anni, per esempio, ognuno di noi deve superare un esame di cittadinanza e costituzione (tanto per citare una materia che davvero esiste nei curricoli scolastici della scuola dell'obbligo) per verificare se, da un punto di vista costituzionale, egli potrà o meno continuare a esercitare il suo diritto di voto, considerato che il voto è l'unico momento in cui il cittadino può far valere il suo potere di “re”.
Si pongono, tuttavia, dei problemi evidenti: chi è che controllerebbe la tenuta democratica dei singoli cittadini? Non possiamo, certamente, affidarci a delle apparecchiature elettroniche...
Discorsi al vento, lo so. Fors'anche poco "democratici". Ma a me piacerebbe tanto migliorarla questa democrazia che non riesce a evolversi in qualcosa che offra un'aria meno inquinata di quanto sia ora. (La metafora di Bagnasco non c'entra un cazzo, claro).
2 commenti:
Tutt'altro. Lo penso da quando avevo 18 anni. Questa pseudocrazia mediatica ha bisogno di una cura. John Stuart Mill pensò al voto pesante. Oggi possiamo rivalutare il concetto di consenso informato e redigere delle schede elettorali provviste di brevi quesiti sui fondamenti del vivere civile. Il diritto di voto resta universale. Ma il mio consenso non è uguale a quello dell'idiota civico. La questione richiderebbe un saggio di 300 pagine.
Gradite sarebbero le tue prime 30.
:)
Posta un commento