È un terreno minato, lo so. Mi ci addentro lo stesso e dico: è del tutto normale che l'esercito israeliano veda crescere, tra le fila dei suoi comandanti, ebrei ultra-ortodossi. È normale giacché è inevitabile. Chi altri se non loro possono ormai percorrere tutta la scuola militare per arrivare a così faticosi posti di comando, dove la guerra è sempre lì, a portata di mano, dove le azioni militari di protezione e contenimento, di “prevenzione” e offesa sono all'ordine del giorno? Chi vuoi che ci sia a comandare le truppe dell'esercito, David Grossman o Abraham Yeshohua? Qui ci vuole sempre, dannatamente, qualcuno che non esiti e si faccia prendere dal dubbio di stare sbagliando qualcosa. Qui ci vuole qualcuno che anteponga sempre la fede alla ragione, così c'è più certezza e maggiore resistenza. La fede aiuta a fare quadrato. La fede fa resistere meglio il soldato dentro la trincea e gli fa eseguire i comandi senza esitazione quando, davanti a lui, si presentano degli infedeli.
2 commenti:
No, Lucas, in Israele esistono degli appositi contingenti militari fatti da ultraortodossi, con appositi seminari militari, le yeshivot hesder che permettono ai giovani ultraortodossi di abbinare il sevizio militare agli studi religiosi. la durata del servizio si differenzta dai tre anni normalmente previsti per i coscritti. è infatti di 16 mesi. e dedicano altri 32 mesi supplementari, non remunerati, allo studio in seminario di discipline religiose. essi vengono inquadrati in apposite unità. tali reparti sono stati favoriti dalle gerarchie militari. ti consiglio un libro di Renzo Guolo, Terra e redenzione. Il fondamentalismo nazional religioso in Israele. Guerini e associati, 1997 (non so se si trova ancora).
Accolgo i tuoi rilievi, ma questo non elimina la mia preoccupazione, ch'è quella di veder presto un'armata israeliana composta massimamente da fondamentalisti religiosi.
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