mercoledì 12 ottobre 2011

Il brodo di Dio

Il mal di gola mi avvicina a Dio perché penso: perché cazzo esiste il mal di gola, Dio? L'ugola infiammata mi fa venire in mente le grida nel deserto dei profeti. Allora apro la mia Bibbia di Gerusalemme, quella con la copertina di tessuto rosso, e cerco  qualche passo confortante. Ezechiele il visionario può andare. Sfoglio e noto che in ottobre (decimo mese) Dio parlava volentieri al suo popolo eletto (24, 1-14)


Il dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. Proponi una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio:
Metti su la pentola,
mettila e versavi acqua.
Mettici dentro i pezzi di carne,
tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla,
e riempila di ossi scelti;
prendi il meglio del gregge.
Mettici sotto la legna e falla bollire molto,
sì che si cuociano dentro anche gli ossi.
Poiché dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria,
alla pentola arrugginita,
da cui non si stacca la ruggine!
Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti,
poiché il suo sangue è dentro,
lo ha versato sulla nuda roccia,
non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere.
Per provocare la mia collera,
per farne vendetta,
ha posto il suo sangue
sulla nuda roccia, senza ricoprirlo.
Perciò dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria!
Anch'io farò grande il rogo.
Ammassa la legna,
fa' divampare il fuoco,
fa' consumare la carne,
riducila in poltiglia
e le ossa siano riarse.
Vuota la pentola sulla brace,
perché si riscaldi
e il rame si arroventi;
si distrugga la sozzura che c'è dentro
e si consumi la sua ruggine.
Quanta fatica!
Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca,
non scompare da essa neppure con il fuoco.
La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti». Oracolo del Signore Dio.


Ecco cosa mi ci vorrebbe: un bel brodino di pecora vecchia cotto a legna, che spenga questo fastidioso bruciore. Dio, una volta, curava il popolo coi mezzi di bordo (e il brodo era fra questi). E se qualcuno non seguiva le sue indicazioni, si arrabbiava di brutto.
Oggi Dio è un Signore ritiratosi dalla vita sociale; e parla poco e punto, e non grida più né lancia i suoi severi moniti. Tutto questo perché a forza di brontolare la sua gente gli è venuto il mal di gola.

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