Come un feticista ha segnalato, ieri, per lo sciopero dei giornalisti del gruppo, il sito di Repubblica non riportava aggiornamenti; e oggi il quotidiano non è in edicola. Tutto questo in un momento “topico” per la storia politica e giudiziaria di Silvio Berlusconi.
Secondo me è un bene per il giornale, dacché - anche se la redazione sembra esercitarsi, da un po' di tempo, in una sorta di onore delle armi - tale sciopero evita in primo luogo la predica domenicale scalfariana (di lunedì Scalfari fa meno effetto) e, in secondo luogo, dà meno occasioni al caro nemico di risentirsi nell'avvertire la soddisfazione di chi lo vede in difficoltà.
E stamani Berlusconi, vedendo quel vuoto nella rassegna stampa, si sentirà ancora peggio perché la Repubblica è da sempre il primo specchio in cui si riflette al mattino.
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