Gian Antonio Stella recensisce oggi* sul Corriere della sera un libro dedicato «al lungo cammino percorso dal partito del Carroccio dai matrimoni celtici fino all’accanita difesa del crocefisso nelle aule scolastiche» per i tipi dell’Editrice Missionaria Italiana. «L’ha scritto Paolo Bertezzolo, veronese, docente di storia e filosofia, ha in copertina una Chiesa col rosone occupato da un grande sole delle Alpi e s’intitola, con un gioco di parole, Padroni a Chiesa nostra. Vent’anni di strategia religiosa della Lega Nord.»
Dev'essere un libro interessante, che conferma quello che ormai è un dato certo: la Lega Nord è diventata una balena verde, una mutazione politica di quella che era, un tempo, la vecchia Democrazia Cristiana. In questi vent'anni di presa del potere, Bossi e soci hanno capito, sotto sotto, che fondare una nuova religiosità non serve a granché, soprattutto quando ce n'è una bella pronta, consolidata, al potere da millenni. Non s'insegna mica niente ai preti. Sanno benissimo che i “valori” e i “principi” della Lega sono diametralmente opposti a quanto andò predicando il Nazareno. Ma chissenefrega, in fondo. Di uomini della provvidenza che si arenano, dopo tanto naufragare, sulle sponde ecclesiali, la storia offre ottimi esempi. La Chiesa offre il suo beneplacito a chiunque si dimostri "sensibile" ai suoi temi più cari. Non avendo più territorio effettivo da difendere, la Chiesa difende oggi quello che ritiene di diritto suo: le vite e le coscienze degli altri. E la difesa della vita è la nuova loro questione romana; e l'autodeterminazione dell'individuo è la nuova Porta Pia da proteggere, costi quel che costi. Dato che dall'altra parte c'è il partito della morte... facile vincere, facile conquistare posizioni quando il nemico è così brutto e cattivo.
Infine, sia detto di passata e sia ripreso da mani più esperte: io credo che il collante tra Lega Nord e Chiesa Cattolica si chiami Comunione e Liberazione. O sbaglio?
*L'articolo non è ancora disponibile online sul sito del Corriere. Chi fosse interessato può trovarlo in formato pdf: «Tutte le conversioni della Lega».
5 commenti:
oddio toglimi il commento sopra, sono al lavoro e non mi ero accorto di essere logato. e non sono io soprattutto, sono "uoitiua".
Provvedo
Uoitiua wrote:
«Non conosco bene i ciellini, ma come dice l'articolo, forse perché ho più in mente i leghisti veneti, è chiara la matvice lefevviana del movimento. Mezzi di questi parvenù sono battezzati, sposati, benedetti da quel prete di treviso Don Floriano Abrahamowicz.»
"uoitiua"
Grazie per la rimozione e poi per aver riportato il pensiero. Eh.
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