[ai Tutti in piedi]
Ignoro dove sia il principe della Festa,
Quegli che regge il mondo e le altre sfere.
Ignoro se sia festa o macelleria
quello che scorgo se mi affaccio alla finestra.
Se è vero che la pulce vive in sue dimensioni
(così ogni altro animale) che non sono le nostre,
se è vero che il cavallo vede l'uomo più grande
quasi due volte, allora non c'è occhio umano che basti.
Forse un eterno buio si stancò, sprizzò fuori
qualche scintilla. O un'eterea luce
si maculò trovando se stessa insopportabile.
Oppure il principe ignora le sue fatture
o può vantarsene solo in dosi omeopatiche.
Ma è sicuro che un giorno sul suo seggio
peseranno altre natiche. È già l'ora.
Eugenio Montale, Diario del '72
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