Per quel tanto di vita
che alla mia vita avanza
continuo a scrivere - a giocare -, aperto
al mondo e chiuso in me.
Non lascio la partita.
Scrivo per gli altri o racconto a me stesso?
Sono sempre un ragazzo: oh, incerto,
e quindi bello, è l'avvenir!
Ma l'ansia
più non mi sprona del successo:
se vinco, vinco su me
quest'ultima partita.
P.A. Quarantotti Gambini, Al sole e al vento, Einaudi, Torino 1970 [su Wikipedia dicono 1971, ma si sbagliano, dacché l'edizione che ho io è stata stampata a Torino il 13 giugno 1970]
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