Sacro Cuore di Gesù,
non passa giorno che una gerarchia ecclesiastica dimentica di te non mi avvilisca con insulsi interventi in materia politico-economico-istituzionale, e questo rende ancora più indispensabile la tua presenza che invece è squisitamente mistica. Dalla Puglia sono appena venuto a conoscenza dell'esemplare vicenda di un ricco settentrionale, fresco proprietario di un antico trullo. Subito decide di sradicare la vigna circostante per metterci la piscina e poi, osservando all'interno un altarino con la tua cara immagine, davanti alla quale hanno pregato generazioni di contadini murgiani, esclama: “Ma che roba è, Medioevo superstizioso? Qui ci faccio un secondo cesso”. Uscito dal trullo infarto fulminante. Morto. Sacro Cuore di Gesù, maestà infinita, tempio santo di Dio, generoso verso coloro che ti invocano, grazie.
Camillo Langone, Il Foglio, 22 giugno 2011
Quando ero piccolo, in casa era mia zia che si occupava di educazione religiosa (ho una mamma “agnostica”). E mi ricordo che, quando passavamo davanti a un'edicola religiosa, bisognava farsi il segno della croce (sapete? Ancor oggi, quando mi càpita di passarci davanti mi sorprendo a segnarmi). Mi ricordo anche quando mia zia raccontò di un tizio che petò di proposito davanti a una madonnina, e leggenda volle ch'egli rimase, seduta stante, paralizzato.
Capite bene che, per un bambino, certe immagini si imprimono a fondo nella memoria.
È la ragione per cui il meme religioso è così difficile da debellare. Per questo è comprensibile, ma non giustificabile che i chierici di ogni religione tengano molto ad educare religiosamente i bambini. Come diceva il gesuita Francesco Saverio? «Datemi un bambino di sette anni e vi mostrerò l'uomo».
Ma i tempi sono cambiati. Nella nostra società secolarizzata non ci credono più nemmeno i preti a certe cose. Continuano a crederci gli stronzi che invocano a posteriori il dio per l'accaduto.
Se le maledizioni avessero una qualche efficacia non ci sarebbe bisogno dell'intervento della Nato in Libia o in Afghanistan, non ci sarebbe bisogno della magistratura, non ci sarebbe bisogno di uccidere il coniuge in favore di un'amante, non ci sarebbe bisogno di questa fottuta attesa della rivoluzione.
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