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Lasciando per un
attimo (solo per un attimo) da parte la considerazione che è questa
società capitalista a dover esser rivoluzionata, dato che il
capitale attira, come la merda, troppe mosche – e noi umani non
possiamo, oh no!, lasciar decidere le sorti dell'umanità a delle
mosche che, per quanto esseri viventi anch'esse siano, pensano sempre e soltanto a
ingozzarsi di merda (chissà, forse è buona veramente) – lasciando
da parte questo e concentrandoci soltanto sulle sorti dell'Italia,
intesa come repubblica democratica fondata sul lavoro, viene da
chiedersi: come è possibile che la nostra patria
sia la nazione europea con il più alto tasso di testedicazzo ai
posti di comando? E una volta risposto a questa domanda (ammesso e non concesso che risposta vi sia), chiedersi
altresì: se il concentrato di testadicazzaggine fosse adeguato agli
standard europei, l'Italia quanto potrebbe guadagnare dal lato della
produttività e della decenza?
La
natura italiana potrà mai essere debellata? Questa malattia condita
di familismo e raccomandazione, dove o sei figlio di papà (o nipote)
o sei uno stronzo, altrimenti col cazzo che riesci a emergere e a
occupare i posti chiave della politica e dell'economia, ecco, tutto
questo potrà mai un giorno, non dico scomparire, ma diventare
l'eccezione e non la norma?
Non
amo puntare il dito su tizio (Lusi) e caio (Belsito): ma finché non
ci si rende conto che tali personaggi sono la norma e non l'eccezione
non andremo, come cittadini, da nessuna parte. È il sottobosco il
terreno che nutre le cime degli alberi. I capi di partito svettano
con le loro chiome variopinte e posticce senza rendersi conto di
essere volutamente sostenuti da pusillanimi che slinguazzano i lor
deretani in cambio di auto di lusso o vacanze alle Maldive.
Ma
come cazzo fai poi, dal pulpito delle varie tribune politiche, a dire
ai ggiovani: impegnatevi, studiate, lavorate duro? Ma perché non:
venite, prendete la tessera di partito, fateci un pompino o un
cunnilungus, e poi ci pensiamo noi a farvi avere una laurea per il
futuro?
Infine,
un po' di autoanalisi. Se m'imbattessi casualmente in una
vicepresidente del senato che mi dicesse: «Ehi, quel tal Lucas,
verresti a Roma per un paio d'anni, a farmi da segretario
particolare? Prendi
l'aspettativa (non perdi quindi il posto di lavoro) e io ti do
diciamo un tremila euro puliti al mese, vitto, alloggio e massaggino
la sera gratis compresi... Che ne dici?».
Già
che direi? Ci devo pensare. Mi sa tanto che non sono un Fieramosca.
6 commenti:
La Rosy, da quel che si legge, ha dovuto mettere nel piatto anche l'acquisto di un diploma e di una laurea.
Insomma: tremila non bastavano :))
Sono un ingenuo che si accontenta sempre di poco. :-/
Ritiro tutto: ho visto le foto di Kooly noody.
http://www.repubblica.it/politica/2012/04/07/foto/pier_il_compagno_di_rosi_mauro-32918602/1/?ref=HREA-1
È vero amore :)))
Mascalzona (latina) :-D
ricordo diversi anni fa prodi in tv dire qualcosa del tipo che gli italiani non sono certo meglio dei politici che esprimono.
credo abbia assolutamente ragione, non serve nemmeno cercare di corrompere gli italiani, sono già merde così.
(chiaramente io no)
@ Alex
Non ho mai dubitato del contrario
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