C'è qualcosa che Bersani e D'Alema ancora non hanno capito di Beppe Grillo: che su cento voti che prenderà alle prossime amministrative, novanta li sottrarrà al Pd.
Bersani e D'Alema non capiscono che Beppe Grillo è l'unico che riesca a iniettare nei cittadini sfiduciati verso la politica, la voglia di farla, d'impegnarsi, di partecipare alle riunioni, di discutere per tentare di porre rimedio a tutte quelle storture che la cattiva politica (intesa in primo luogo come cattiva amministrazione) ha prodotto.
Come può oggi un giovane dai venti ai trenta, che non sia figlio di un Colaninno, iscriversi al Pd o alla fondazione Italiani-Europei e provare a far politica? Ma come pensa D'Alema con la sua fondazione del cazzo di riuscire davvero ad avere presa nella società?
Beppe Grillo sarà un demagogo, ma non è un uomo qualunque. Dietro la massa di cazzate, a volte anche violente, che predica, c'è un'altrettanta massa di cose giuste, ragionevoli, da prendere attentamente in considerazione. E invece la politica alta si richiude nei massimi sistemi, nella protezione costituzionale dei partiti, come se noi cittadini ancora credessimo nell'illusione che essi agiscono veramente nell'interesse esclusivo della nazione.
Beppe Grillo ha successo perché, pur ritagliandola con l'accetta, delinea una possibile idea nuova di società e di cittadinanza. Il Pd invece no. Il Pd sta lì dentro la ricerca di una correttezza istituzionale che non serve a una sega nulla se non a erodere consenso e voglia di partecipazione. Il Pd è supponenza che la politica possa essere fatta soltanto da chi finora ha fatto politica. L'unica sua speranza è che tutta la dirigenza attuale si dimetta in massa per il fallimento completo di fronte alla situazione politica attuale, giacché salva Italia o no, se il Pd non ha chiesto con forza le elezioni e non le chiede subito è perché non si sente pronto, checché Bersani ne dica. E mi rincresce, si badi bene, dire queste parole. Bersani a me non mi disgarba; e perché, in fondo, la mia parte politica è quella. E si critica e ci si incazza soltanto per le cose a cui si sente di appartenere.
A parte.
Non c'entra molto, ma dopo queste righe ho ascoltato questa canzone e mi va di metterla qui.
10 commenti:
mah, ho l'impressione che il concetto di politica del m5s sia troppo rimasto alla "occupiamo il liceo! e facciamo assemblea". che va bene per gestire un liceo, ma non per gestire uno stato...
(te la vedi una scuola riorganizzata con via le materie scientifiche canoniche perché insegnano roba mainstream da big pharma, o senza economia e diritto perché insegnano la legge della casta, o senza boh, qualsiasi materia normale e dentro robe da fricchettoni? io credo che sarebbe molto peggio di com'è adesso! :D)
stavo pensando un post sull'argomento e va bene il tuo. hai ragione su grillo, molte delle cose che dice le pensiamo anche noi, solo che lui crede che basti entrare nella stanza dei bottoni perché le cose cambino. No, le cose si possono al massimo aggiustare qua e là, ma non cambiare. non senza che scorra il sangue, tanto.
queste cose non le dico come sfogo ma a ragion veduta, vorrei dire a ragion storica.
Bravo. Mi pare la perfetta sintesi del movimento di Grillo e dell'atteggiamento del Pd nei suoi confronti. Se ne accorgeranno, secondo me, già dopo queste amministrative...
@ Alex
Dipende. Se la repubblica ha retto il colpo Berlusconi-Lega, credo possa reggere anche l'assemblea di grillini. È il problema della democrazia da sempre: una volta definiti i contorni dello Stato, soppesati i poteri e i contropoteri, io penso che tutti o quasi tutti possano imparare a governarlo: cazzo l'ha fatto la Gelmini, l'ha fatto la Carfagna, Calderoli, Berlusconi stesso!
Con questo, ravviso come te che il problema esiste e che Grillo dica molte sciocchezze.
@ Olympe.
Concordo molto con te, caro Olympe. Le faccenda è complessa, tuttavia oggi ho avuto, come te ieri in fondo nel tuo bellissimo post su quello che dovrebbe fare Monti, un conato di riformismo.
@ Davide
Grazie, mi fa piacere essere in buona compagnia nell'avere certe "impressioni" politiche.
Posso essere d'accordo sull'analisi. Ma posso anche dire, sommessamente, che l'idea di società e di regole che Grillo e il suo movimento propugnano proprio non è la mia?!
@ la Povna
Certo che puoi, devi. Ci mancherebbe altro. Forse non sono stato chiaro, anche a me Grillo non piace molto; e poi, anch'egli, come qualcuno che conosciamo, giura sulla famiglia quando vuole che il suo uditorio creda a quel che dice
No, no: avevo capito che questo era (anche) il tuo pensiero. E in realtà capisco (e sostanzialmente condivido) la tua analisi sul Pd. Quello che volevo dire era anche che però, non so come spiegarmi meglio, un post limpido come questo mi pare anche *pericoloso*, perché rischia di ammantare di sensatezza quello (Grillo) che sensato non è, finendo per procurargli ancora più ammiratori che lucidi detrattori (come in realtà anche questo tuo intervento, ma sottilmente, è).
Bene, capito ti ho ;-)
inoltre - prima m'ero scordato - benvenuta.
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