1. «I magistrati che hanno ucciso Craxi ora hanno me come obiettivo».
Affetto da cardiopatia, gotta e da molti anni malato di diabete, affetto da tumore ad un rene, Bettino Craxi morì, da latitante il 19 gennaio del 2000 per un arresto cardiaco.
2. «La verità è che in Italia c'è una dittatura dei magistrati».
La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo Stato.
3. «Che cosa serve andare a votare? Decidono loro chi vince e chi perde».
Da uomo politico siede alla Camera dei Deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006);[5] ed infine nella XVI (2008). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il record di durata in carica come presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo della Repubblica Italiana (Berlusconi II)[6]. È, inoltre, il terzo politico italiano per durata complessiva al governo, dal 1861 ad oggi (preceduto solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti).
4. «Ogni volta che facciamo una legge arriva qualcuno di Magistratura democratica che la impugna e la Corte costituzionale di sinistra gli dà ragione».
Nome | Ruolo | Elezione | Giuramento | Eletto da |
---|---|---|---|---|
Alfonso Quaranta | Presidente | 16 dicembre 2003 | 27 gennaio 2004 | Consiglio di Stato |
Alfio Finocchiaro | Vice Presidente | 7 novembre 2002 | 5 dicembre 2002 | Corte di Cassazione |
Franco Gallo | Componente | 14 settembre 2004 | 16 settembre 2004 | Presidente della Repubblica |
Luigi Mazzella | Componente | 15 giugno 2005 | 28 giugno 2005 | Parlamento in seduta comune |
Gaetano Silvestri | Componente | 22 giugno 2005 | 28 giugno 2005 | Parlamento in seduta comune |
Sabino Cassese | Componente | 4 novembre 2005 | 9 novembre 2005 | Presidente della Repubblica |
Giuseppe Tesauro | Componente | 4 novembre 2005 | 9 novembre 2005 | Presidente della Repubblica |
Paolo Napolitano | Componente | 5 luglio 2006 | 10 luglio 2006 | Parlamento in seduta comune |
Giuseppe Frigo | Componente | 21 ottobre 2008 | 23 ottobre 2008 | Parlamento in seduta comune |
Alessandro Criscuolo | Componente | 28 ottobre 2008 | 11 novembre 2008 | Corte di Cassazione |
Paolo Grossi | Componente | 17 febbraio 2009 | 23 febbraio 2009 | Presidente della Repubblica |
Giorgio Lattanzi | Componente | 19 novembre 2010 | 9 dicembre 2010 | Corte di Cassazione |
Aldo Carosi | Componente | 17 luglio 2011 | 13 settembre 2011 | Corte dei conti |
Marta Cartabia | Componente | 2 settembre 2011 | 13 settembre 2011 | Presidente della Repubblica |
Componente | Parlamento in seduta comune |
Sopra, i membri comunisti della Corte Costituzionale.
5. «Il popolo dovrebbe insorgere contro questa situazione».
L'insurrezione è un tipo di conflitto armato appartenente alla tipologie delle guerriglie e deriva da oppressione dura e insopportabile di un popolo sopra un altro, o di un governo sul suo stesso popolo. In questo ultimo caso l'insurrezione può essere considerata essenzialmente la fase culminante del processo rivoluzionario.
6. «Le leggi sulla libertà e sul garantismo sono bloccate dalla magistratura e a volte dobbiamo mediare con il Capo dello Stato che non vuole firmarle».
Napolitano viene accusato di aver firmato alcune delle leggi approvate dal Parlamento su proposta del Governo giudicate "delinquenziali"[17][18] dall'opposizione. In particolare:
- In occasione della promulgazione del Lodo Alfano il blogger Beppe Grillo ha posto cinque domande molto critiche al Presidente della Repubblica in carica, colpevole, secondo l'autore, di aver firmato e quindi legittimato una legge anticostituzionale,[19], per il quale è stato richiesto il pronunciamento di costituzionalità da parte della Corte Costituzionale e che il 7 ottobre 2009 la Corte stessa ha effettivamente ritenuto incostituzionale. In data 21 maggio 2009, sul sito web della Presidenza della Repubblica è stato pubblicato un comunicato ufficiale[20] di risposta alle critiche mosse da un banner e da un video pubblicati sul blog di Beppe Grillo. In una intervista su Repubblica l'ex-presidente Carlo Azeglio Ciampi ha espressamente criticato la scelta di Napolitano di firmare subito e soprattutto di usare come scusa il fatto di aver dichiarato, in risposta ad una domanda specifica di un cittadino "Tanto se me le ripresentano uguale a quel punto sono costretto a firmarla".[21]
- In occasione della promulgazione del cosiddetto Scudo fiscale, l'Italia dei Valori di Antonio di Pietro ha nuovamente criticato Napolitano per aver firmato senza rinvio una legge accusata da molti economisti di essere un mezzo per riciclare legalmente denaro sporco. Di Pietro ha definito la firma "un atto di viltà".[22]
- Qualche settimana prima delle elezioni regionali del 2010, a seguito dell'esclusione delle liste PDL in Lazio e Lombardia, Napolitano ha firmato nottetempo il decreto legge del governo per la riammissione delle liste escluse. Per questa scelta Di Pietro ha dichiarato di valutare una richiesta di impeachment.[23]
- Nell'aprile del 2010 Giorgio Napolitano promulga con la propria firma la legge sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, mentre i pm di Milano si dicono pronti a ricorrere alla Consulta per sollevare eccezione di costituzionalità.[24] Nel gennaio 2011 la corte ha ritenuto la legge costituzionale solo in parte.
- Altre promulgazioni criticate e discusse hanno riguardato il decreto Mastella per distruggere i dossier della security Telecom, l’ordinamento giudiziario Mastella-Castelli, la legge salva-Pollari, la norma della penultima finanziaria che raddoppia l’Imposta sul valore aggiunto a Sky, i due pacchetti sicurezza Maroni accusati di contenere norme anti-rom e anti-immigrati.[25]
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