«Il risultato finale è una manovra che non è tale, frutto della condizione terminale di questo esecutivo. Purtroppo, lo stallo è completo. Abbiamo un esecutivo in avanzato stato di decomposizione ma che riesce a trovare sempre, al momento dei voti di fiducia, una cosiddetta maggioranza, per motivi facilmente intuibili. Il capo dello stato è chiaramente impotente, non esistendo in parlamento una maggioranza alternativa. Vuoi perché l’opposizione sta aspettando che Berlusconi si suicidi (cosa che è molto ben avviato a fare, portandosi però dietro l’intero paese), vuoi perché, in questo parlamento, tutti sono ricattabili da tutti, e quindi è meglio lo status quo ed il collaudato gioco delle parti. L’Italia è un paese a somma minore di zero, costruito com’è su corporazioni e ricatti incrociati.»
Bisogna che smetta di leggere Phastidio, perché il fastidio cresce, e più che mordere mele, schiacciare nocciole, montare e rimontare partizioni, urlare nel bosco accidenti a più non posso (che poi si sa che gli accidenti sono come le foglie), non so fare - e mi sento impotente.
Subire un governo come questo è una passione.
E non riesco a concentrarmi su altre favole. Anzi no, una mi viene in mente. Questa.
Solo che per i nostri briganti ci vorrebbero animali più feroci per metter loro paura e per fargli abbandonare definitivamente i palazzi del potere.
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