Beppe Grillo grida al complotto lamentando che dietro le elezioni anticipate a febbraio, causate dalle “irrituali” dimissioni del presidente del consiglio in carica, c'è, secondo lui, una manovra di palazzo per impedire al suo movimento di candidarsi, in quanto per partecipare alle elezioni il movimento cinque stelle deve raccogliere le firme di un certo numero di cittadini elettori*.
Tutto può essere e, dal suo punto di vista, non ha tutti i torti a pensar male. Però è anche vero che è da un po' di tempo che il M5S pensava di candidarsi al Parlamento. E dunque: perché si sono lasciati cogliere di sorpresa e non hanno provveduto prima a raccogliere le firme?
P.S.
Se nei prossimi due fine settimana troverò un banchetto di movimentiste carine come la Salsi firmerò anch'io.
*Un articolo di Raffaello Binelli de Il Giornale dà conto, in maniera puntuale, su quali siano, per un partito, le precise modalità di presentarsi alle elezioni politiche.
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