Uno dei timori che accompagnano la ricandidatura (scontata) della testa di pece incatramata, è che la criminalità organizzata induca il bacino elettorale che controlla ad andare a votarlo a frotte a frotte, magari aumentando la tariffa, da 50 a 100€.
È un'ipotesi, questa, tutta da confutare, in particolar modo da Nicola Cosentino.
Temo meno il rimbecillimento televisivo a cui il suddetto faccia incipriata e imbellettata come vecchia entraîneuse de La Rue Pigalle sottoporrà gli italiani, con le sue reti e i suoi scherani, conduttori, ospiti, pubblico plaudente a comando compreso; lo temo meno non perché giudichi irrilevante il potere persuasivo che tali mezzi hanno, ma perché, penso, che se milioni di italiani torneranno a votarlo perché convinti dalle sue parole e da quelle di coloro che faranno campagna elettorale in suo favore, allora sia, diventerò definitivamente apolide o chiederò statuto di rifugiato politico ad Hollande.
Andrò a votare io? Capisco e sono tentato, molto, dalle ragioni del non voto (vedi Olympe, vedi Malvino), anche perché l'andazzo di quelli del Pd per formare le liste non mi piace per niente, il Movimento Cinque Stelle non so proprio e non voglio sapere chi metterà come candidato nella mia circoscrizione, le sinistre varie (Vendola, Ferrero) solo a vederle mi spingono verso Casini (che è tutto dire).
Ma c'è il sudicio che si ripresenta (non dubitavo il contrario) e io quando vedo un sacco di spazzatura in mezzo alla strada ho un moto di indignazione, di rigetto, mi metto i guanti e, o prendo una madonnina o un cavalletto, o vado a votare, come se aprissi un cassonetto e buttassi il mio voto lì, in attesa della discarica o, meglio ancora, di un inceneritore.
Io, poi, che in un inceneritore, un tempo, ho lavorato, so come funziona la cosa, so come è bello vedere prendere fuoco la spazzatura per mezzo di una telecamera interna al forno che controlla la qualità della combustione.
3 commenti:
Capisco bene il tuo punto di vista, ma credo che bisognerebbe resistere, almeno stavolta.
Votare ancora una volta vuol dire far finta di credere che se anche il sudicio perdesse cambierebbe qualcosa ...
Bisognerebbe metterli tutti (ma proprio TUTTI) in un bell'inceneritore e poi premere il bottone, se c'è un bottone ...
La fiamma sarebbe splendida, peccato per la tremenda puzza di merda bruciata.
Suggestiva, Massimo, l'immagine dell'incenerimento che proponi.
Resistere a cosa Massimo?
Resistere all'impulso innato di difendersi dall'orrido?
Non votare, stavolta e sempre, non è resistere, è rimettersi alle scelte altrui.
Perchè un altrui che farà la sua bella X su qualcuna di quelle oscene figurine colorate ci sarà sempre; magari su quella del tipo che gli ha promesso la luna, tanto una X non costa nulla e la luna, insomma, non è mica roba di tutti i giorni, tanto vale provarci, o per quelle 50 euro che gli hanno promesso, come pare facciano parecchi nostri civilissimi compatrioti.
Non votare, purtroppo, non vuol dire "Mi fate tutti schifo", vuol solo dire "Fate voi che per me è uguale".
Ora, siccome proprio uguale, almeno per me, non è per niente, e non lo è per nessuno che non sia così ricco da fottersene allegramente di qualsiasi cosa gli accada intorno, a votare mi sa che ci vado, soprattutto stavolta.
Perchè, se proprio di merda vogliam parlare, c'è merda e merda, c'è merda che puoi usare come concime e merda che sterilizza tutto quel che tocca.
Ecco, e allora a volte c'è bisogno di mettersi dei bei guantoni spessi, una bella mollettona sul naso e cercar di dividere la merda utile da quella dannosa.
Nella speranza che ne possa nascer qualcosa.
Anche perchè, ripeto, ci sarà sempre qualòcuno che in quella merda ci si tufferà a bomba, e col sorriso, e nessuno può dirsi al sicuro da quegli spruzzi...
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