«Il passaggio è stretto: di là gli sfasciacarrozze, di qua gli acritici laudatori dell'Europa. Urge la ricerca di una via intermedia.»
L'editoriale odierno del professor Panebianco richiama alla mente uno dei migliori titoli del rimpianto settimanale Cuore.
«Al centro c'è un buco: che sia quello del culo?».
Non dovrebbe essere complicato liberare il professore dall'urgenza di ricerca di una via intermedia, basta un po' di fantasia.
Tuttavia, rimanendo in campo strettamente politico, è fin troppo palese che l'appello sotteso dell'editoriale è tutto rivolto a Berlusconi - a chi sennò? -, il quale dovrebbe smetterla di sfasciare le carrozze (!) quando è in Italia e, altresì, dovrebbe laudare l'Europa quando è a Brussel (la seconda cosa gli viene più facile a Berlusconi, giacché egli l'Europa la lauda solo per sua convenienza; infatti, come Dante (Vita nova, XXVIII, 2) suggerisce: «converrebbe me essere laudatore di me medesimo», Berlusconi pratica l'autolaudatio fin da quando gli è cresciuto il primo capello finto in testa).
A partissima.
Oggi Berlusconi sul divano davanti a Barbara d'Urso che gli faceva le domande omande, mande, ande, nde, de, e lui rispondeva, ispondeva, spondeva, pondeva, ondeva, ndeva, deva, eva puttana, va, a, fanculo, stop.
2 commenti:
l'intervista più spontanea della storia :)
Già ;-)
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